Prossimo incontro

Prossimo incontro
Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

domenica 5 dicembre 2010

Momenti di trascurabile felicità

Il momento esatto il cui di notte i semafori cominciano a lampeggiare, che vuol dire che ormai le auto sono poche e quasi tutte stanno tornando verso casa. Due che stavano per lasciarsi e poi non si lasciano più e si abbracciano a lungo, senza accorgersi che la gente si è fermata a guardarli. Un piccolo incidente e il ragazzo in motorino si alza subito perché non si è fatto niente. Tutte le nonne che portano al parco i nipoti e i loro sorrisi apprensivi quando li guardano correre. Le persone che devono cominciare a parlare per dire una cosa importante. Ogni palazzo che ospita uffici ricolmi di lavoro e tutte le vite che ci sono dietro coloro che stanno dietro alle scrivanie. Il suono prolungato e familiare di campanelle scolastiche, e un rumore di scale percorse con tumulto che si diffonde in molti quartieri, rumore di bambini, ragazzi e adolescenti, che creano per qualche secondo una tensione barbara, lì fuori, una scenografia dell’attesa di qualche secondo – e poi tutti questi ragazzi che vengono espulsi quasi all’unisono, le scuole si svuotano e la città si riempie di nuovo, i vigili urbani hanno molto da fare, le madri e i padri tornano a fare i genitori, i pranzo sono quasi tutti pronti, le organizzazioni complicate dei pomeriggi.
L’odore di pane del primo mattino; le macchinette del caffè nel momento in cui vengono spente. Le passeggiate. Gli aperitivi con le mani unte dalle arachidi. Il primo scontrino battuto in un negozio. E anche la prima volta che una ragazza fa tardi la sera e la tensione nascosta dei genitori. Il bis tanto atteso di un concerto. Il giorno in cui fa abbastanza freddo da dover tirare fuori dall’armadio il primo maglione e infilarlo mentre scarica corrente. Quelli che alzano le serrande, che rifanno le strade, che svuotano i cassonetti; quelli che aspettano e guardano l’orologio e poi finalmente in fondo alla strada vedono chi aspettavano, quelli che attraversano strisce pedonali e guardano male gli automobilisti che frenano un po’ tardi, quelli che smettono di fumare, quelli che escono la mattina dai portoni e coprono gli occhi dalla luce. Le lacrime che scendono sui visi degli spettatori al cinema, le risate di una sera a cena. Quelli che lottano per pagare il conto, che spengono la luce a letto e poi si girano di lato, tirandosi su le coperte. Tutti i traslochi di una giornata, tutte le auto che escono nuove dai concessionari, tutta la musica che viene ascoltata. Un litigio furioso per una questione di principio. Uno che corre per arrivare prima che scada il tempo per qualsiasi cosa. Le chiacchiere negli uffici postali, le difficoltà nel riempire i moduli, le borse della spesa da svuotare, i clacson che smettono di suonare, i bambini quando chiudono il quaderno perché hanno finito i compiti, i balconi con i panni stesi e il vestito da mettere alla festa. Il momento in cui i padri dicono: e va bene, i risvegli dalle operazioni chirurgiche, le strade appena bagnate dal camion che le pulisce, il profumo del giornale quando lo prendi tra le mani, le bocche impiastricciate dei bambini quando hanno finito il gelato, il responsabile che all’alba chiude la discoteca facendo scattare il lucchetto, il professore che corregge i compiti. Tutti i sogni di una notte, gli ultimi giorni del sindaco, tutte le feste a sorpresa, e il rumore della carta da regalo quando viene scartata. Lo scatto della penna che vola più in alto possibile, come la partenza di un missile. La prima pubblicità degli slip Roberta. Il fatto che nessuna donna al mondo riesca ad ottenere dal parrucchiere la pettinatura che desiderava. Restare in città ad agosto e andare nelle case vuote degli amici a innaffiare le piante. Il ragionamento che bisogna fare, per un attimo, per mettere in relazione una parte del corpo o un organo interno e il nome del reparto specialistico a cui corrisponde. Stare davanti alla stazione e assistere all’entrata in macchina di tutti quelli che arrivano da un viaggio in treno, e sono venuti a prenderli: vedere quando salgono sul sedile anteriore o posteriore e come sono felici di vedere chi è venuto, come li salutano. Tutte le donne nel gesto di legarsi i capelli. E anche tutte le donne che non dimenticano gli assorbenti macchiati in bagno.
Gli amori che cominciano, che è molto prima di quando cominciano – cioè il momento in cui un innamoramento nasce senza che la persona che si innamora se ne sia ancora accorta. E poi certi pomeriggi di pioggia e la gente che aspetta che spiova sotto i portoni e si conosce e si parla. Gli amici che si incontrano al caffè e si raccontano i segreti. Le manifestazioni, quando la città è occupata da molti di coloro che la abitano. E la notte di Capodanno, quando la maggioranza dei cittadini è in strada e non nelle case. L’elenco di tutte le case che si abitano nel corso della vita. Il numero esatto di baci che si stanno dando in questo momento. Mi piacerebbe che nessuna porta stesse sbattendo, che nessun essere umano stesse tossendo, che nemmeno un cittadino non si sentisse un cittadino; e sempre in questo momento che qualcuno stesse dicendo: però com’è bello vivere qui. Anche tra sé e sé.

FRANCESCO PICCOLO

venerdì 26 novembre 2010

Buone notizie!

Amazon ha appena lanciato amazon.it
questo non significa solo un migliore e più economico accesso ai libri in italiano, ma anche una maggiore disponibilità degli stessi sugli store esteri che immagino molti di voi frequentino frequentemente.
allora buona lettura!
http://www.amazon.it/

sabato 6 novembre 2010

Incontro - Sozaboy

Carissima - o,

Pioveva a catinelle fuori ed il cibo gocciolava lentamente sulla nostra tavola ben apparecchiata. Tra lazzi e frizzi, il borbottare degli stomaci vuoti e pause sigaretta a go go, abbiamo pur sempre parlato di "Sozaboy" scritto da Ken Saro-Wiwa. Ispirati da questo romanzo, abbiamo anche discusso della colonizzazione politica, culturale ed economica dell'Africa.

Il giudizio collettivo espresso sul romanzo si sintetizza in un 3.6 su 5. Sozaboy merita essere letto.

Per il prossimo incontro, il primo del 2011, abbiamo scelto di leggere il "Nessuno al mondo", scritto da Hisham Matar
In chiusura a questo messaggio trovi un´introduzione al romanzo.

Venerdì 7 gennaio 2011 alle 19:30, ad Amsterdam, c´incontreremo per parlarne.
In prossimità del 7 gennaio manderò un messaggio per ricordarti il nostro incontro. 

Su Facebook, trovi la pagina dedicata al Club cercando: Club del libro (Amsterdam). Iscriviti al Club anche su Facebook. Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Gli altri libri proposti nel corso della serata del 3 settembre sono stati
Io non ho paura (Niccolò Ammaniti)
La scoperta del cielo (Harry Mulisch)
La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna (Paolo Rumiz)
Malanova (Anna Maria Scarfò, Cristina Zagaria)

Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi. Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro. (Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844

Prossima serata Babele: 日本 03 dicembre 2010

GIAPPONE!
Ceneremo insieme e poi (dopo esserci spostati in un altro locale) ci scambieremo dei libri.

Ognuno dei partecipanti alla serata potrà farsi accompagnare da uno o più libri (collegati e meno al tema della serata). L´idea é quella di presentare i libri che ci accompagnano agli altri presenti. A discrezione dell´accompagnatore, il libro potrà essere regalato o imprestato (nel secondo caso il ritorno del libro al legittimo proprietario si impone .0).

Se vuoi, fatti accompagnare dai libri che tu credi tutti debbano leggere e che vuoi prestare o porta un libro da regalare .0]

La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming backs del Club) ed ad ogni (genere di) libro.
Sarà come al solito un incontro polifonico e plurale di idee in libertà.

Spero che ci sarai.
Alberto

Prossimo Club del Libro - 7 gennaio 2011 - Nessuno al mondo (Hisham Matar)

Ceneremo insieme e parleremo di Nessuno al mondo scritto da Hisham Matar.

Suleiman ha due sogni: guarire la madre dalla sua infelicità e scoprire la ragione delle misteriose assenze del padre dalla vita familiare. Libia, anni Settanta. Gheddafi ha preso il potere e soffoca nel sangue i tentativi di ribellione dell'opposizione democratica.

Dal matrimonio combinato tra Faraj e Najwa nasce Suleiman. Nell'estate del 1979 l'equilibrio del mondo di Suleiman crolla. Il regime della grande Rivoluzione di Settembre intende schiacciare gli ispiratori della rivolta studentesca.
Suleiman è solo e combattuto tra lo struggimento di fronte alle pene della madre e le inquietanti assenze del padre. Cerca di capire quello che sta succedendo alla sua famiglia, ma il groviglio di emozioni contrastanti è inestricabile. Il conseguente turbamento che lo spinge a mimare comportamenti ambigui e distruttivi, sono raccontati con apparente semplicità e implacabile nitore. Lo sguardo del bambino segue ogni mossa degli adulti come la luce abbagliante del sole estivo che non dà tregua all'ombra finché non scende su Tripoli la «misericordia della notte».

Ci vediamo al prossimo Club del Libro!

Ciao, Alberto

mercoledì 8 settembre 2010

Prossimo Club del Libro - 5 novembre 2010 - Sozaboy (Ken Saro-Wiwa)

Carissima - o,

Un bel gruppo numeroso di italiani, portoghesi ed olandesi, ieri sera! A tutti i partecipanti e soprattutto ai nuovi un grazie per la bella serata. 

Abbiamo parlato di "Memoriale del Convento" scritto da José Saramago.
Il giudizio collettivo espresso sul romanzo si sintetizza in un bel 4 su 5.

Per la prossima volta, abbiamo scelto di leggere il romanzo "Sozaboy", scritto dal nigeriano Ken Saro-Wiwa
In chiusura a questo messaggio trovi un´introduzione al romanzo.

Venerdì 5 novembre alle 19:30, ad Amsterdam, c´incontreremo per parlarne presso il ristorante L´Ozio in Ferdinand Bolstraat 26 (1072 LK)
In prossimità del 5 novembre manderò un messaggio per ricordarti il nostro incontro. 

Su Facebook, trovi la pagina del Club cercando: Club del libro (Amsterdam) o cliccando qui: www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?gid=35453558991&ref=ts. Iscriviti al Club anche su Facebook. 
Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Gli altri libri proposti nel corso della serata del 3 settembre sono stati
Memorie di Adriano - Marguerite Yourcenar
Sul fare del giorno - Soyinka Wole
Il supplizio del legno di sandalo - Mo Yan
Breviario mediterraneo - Pedrag Matvejevic
Rumore bianco - Don DeLillo

Puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi di Amsterdam. Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro. (Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl).


SCHEDA LIBRO: Sozaboy
Dalai Editore (p. 285)

Anni Sessanta. Quando la Nigeria orientale tenta la secessione dalla Federazione, inizia quella che venne chiamata Guerra del Biafra. A Dukana, il villaggio nel delta del fiume Niger dal quale proviene il giovane Mene (la voce narrante) nessuno sa niente di niente: tutti sentono alla radio di un governo che è cambiato e di cui conoscono solo funzionari e poliziotti, uomini corrotti che si pappano mazzette per ogni cosa. 
Nonostante ció, tutto continua a scorrere lento e lieto. Mene, che vive dignitosamente con la madre ed ha un lavoro come aiutante autista di autobus, conosce la giovane Agnes (con più tette che anima) e la vuole sposare. Quando dai disordini si passa alla guerra vera e propria, si comincia a parlare di nemico, di nazione, ed arrivano i sozasoldati a requisire cibo e reclutare gente. Per un giovane fare la guerra è una gran cosa: bisogna cacciare il nemico perché nel Paese manca il sale e lui deve proteggere la giovane moglie. Mene si fa ingenuamente assoldare nelle file di un esercito e diventa Sozaboy. Veste l’uniforme e va al fronte, in fossi e acquitrini a prende ordini senza capire perché fa quello che fa. Ma la guerra è un brutto affare, ci sono sozacapitani che ti fanno bere la piscia, aerei che cagano bombe che uccidono e così Mene scappa, conosce la prigionia, passa nelle file del nemico, lascia tutto per cercare la mamma e la sposa, per tornare a Dukana, perché ha capito che la guerra è una gran brutta cosa senza senso …

Quest’opera ha un fascino e una solennità che lasciano piacevolmente spaesati. L’idea geniale è di raccontare la perdita di innocenza di un mondo e lo scardinamento di gerarchie e ordini naturali attraverso gli occhi e le parole di un ragazzo che crede che la follia che lo investe abbia un senso, fino a scoprire dolorosamente il contrario: la lingua perciò ricalca la logica elementare e lo stupore primigenio di Mene, ha formule di antica oralità piena di rispetto per il mondo e le cose. Non stupisca perciò se il nostro Sozaboy, che impara scappando, ci sembra vicino come una comica e lontano come una favola, se il sorriso per il suo ingenuo romanticismo diventi amaro di tragedia, perché questo antieroe ha molto da dire sui nostri tempi di barbarie, a ogni latitudine.

Ci vediamo al prossimo Club del Libro!

Ciao,

Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

sabato 31 luglio 2010

Serata Babele: Flashe Mobbe goes PARTY

Flashe Mobbe goes PARTY .
Cambio di data ... sabato 7 agosto dalle 19:30, ad Amsterdam.

Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.

!!!Antony ci invita ad una festa con barbecue a casa sua!!!! (vedi seguito)

"Ho il piacere di invitarvi tutti per la serata Babele "Flashe Mobbe" in data sabato 7 agosto (anziché 6). Party in terrazza e barbecue. Tutti benvenuti.

Per la cena ognuno potrebbe portare qualcosina, teniamoci in contatto su questa pagina. Bierkratten, bevande varie e barbecue saranno pronti!

L'indirizzo e' de Rijpstraat 137. Per chi ne avesse bisogno il mio numero e' 0617437780. A presto un saluto, Antony"

lunedì 5 luglio 2010

Prossimo Club del Libro - 3 settembre 2010 - Memoriale del convento (José Saramago)

Carissima - o,

Nonostante il caldo tropicale, eravamo un gruppo nutrito, lo scorso venerdì sera.

Abbiamo parlato de "La casa del sonno" scritto da Jonathan Coe.
Il giudizio collettivo espresso sul romanzo si sintetizza in un 2,44 su 5.

Per la prossima volta, abbiamo scelto di leggere il romanzo "Memoriale del convento",
scritto dal recentemente scomparso premio nobel portoghese per la letteratura José Saramago.
In chiusura a questo messaggio trovi un´introduzione al romanzo.

Venerdì 3 settembre alle 19:30, ad Amsterdam, c´incontreremo per parlarne presso
il ristorante L´Ozio in Ferdinand Bolstraat 26 (1072 LK)

In prossimità del 3 settembre manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro.

Su Facebook, trovi la pagina del Club cercando: Club del libro (Amsterdam). Se lo vuoi, puoi iscriverti al Club anche su Facebook.
Visitando la pagina, potrai conoscere ed interagire con gli altri iscritti al Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Gli altri libri proposti nel corso della serata sono stati:
Piú grande del cielo - Gerald M. Edelman
Il viaggiatore notturno - Maurizio Maggiani
La compagnia dei celestini - Stefano Benni
Il signor Lehmann - Sven Regener

Puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi di Amsterdam. Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo. (Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl).

SCHEDA LIBRO:

Memoriale del convento
Feltrinelli (p. 320)

Nel Portogallo del primo Settecento, dominato da Inquisizione e auto da fé, incrociano i loro destini personaggi opposti e complementari: Giovanni V re di Portogallo, che per la grazia ricevuta di un erede avvia la faraonica costruzione del convento di Mafra; padre Bartolomeu Lourenco de Gusmào, che mescola scienza e misticismo nel progetto di vincere la gravità con una macchina per volare; Baltasar Mateus il Sette-Soli, ex soldato monco di una mano; Blimunda la Sette-Lune, giovane dotata di poteri occulti che a Baltasar si lega di tenacissimo amore; e il musicista Domenico Scarlatti. In questo prodigioso romanzo storico e d'invenzione, utopia e morte, riso e tragedia, affresco corale e struggente vicenda personale, immaginazione sfrenata e spirito critico si coniugano nella voce, ironica e compassionevole assieme, del narratore messo di fronte all'ipocrisia e all'arroganza dei tempi, ma anche ai primi sintomi di un rinnovamento sociale e culturale.

Ci vediamo al Club del Libro!

Ciao,

Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

Prossima serata Babele

Carissima - o,

Ho il piacere di informarti sulla prossima Serata Babele che potrebbe svolgersi
venerdì 6 agosto alle 19:30, ad Amsterdam.

Visto il periodo di vacanze scrivo: informati e coniugo al condizionale.

Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.
 ... sará una serata flashe & mobbe, la nostra versione del flash mob.

Tutti i dettagli seguiranno a breve distanza dalla serata.

Ciao,

Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

lunedì 28 giugno 2010

Prossimo incontro

Carissimo-a!

Un breve messaggio per ricordarti che:

venerdì prossimo, 02 luglio 2010 ci incontreremo alle ore 19:30
presso (la saletta privata al piano di sotto!) del Ristorante l'Ozio in Ferdinand Bolstraat 26 - 1072 LK Amsterdam

Parleremo de "La casa del sonno", scritto da Jonathan Coe.

Potresti confermare la tua partecipazione al nostro incontro al piú presto?
In ogni caso, fammelo sapere entro le ore 15:00 di venerdí 02 luglio e potró prenotare un tavolo capace di ospitarci tutti.
Ci vediamo tra qualche giorno!

Ciao, Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

PS.: La tua puntualitá nell'arrivare all'incontro ... non ha mai creato grandi problemi allo svolgimento ottimale delle attivitá del Club

lunedì 7 giugno 2010

Quando eravamo piccoli

Dunque quella sera davano un film d’amore.
Mentre la pellicola andava avanti, il bambino succhiava caramelle e frantumava semini di zucca, e gran parte di quello che accadeva nel film fluiva sopra la sua testa, distante e ignoto. Ma gli piaceva essere lì, nel buio della campagna in mezzo al buio della sala, mentre dal lato sinistro la sua zietta preferita continuava a passargli caramelle, e dal lato di destra la zietta preferita un po’ meno gli dava pizzicotti perché facesse meno rumore succhiando.
Poi, nel mezzo del film, era venuta la canzone. La cantava qualcuno che non si vedeva in nessuna parte dello schermo, mentre due innamorati ballavano stretti stretti.
La canzone cantava così:

...è stata una vertigine
tenerti stretta al cuor
or ti dirò baciandoti
scusami, scusami ancor...

E subito, nel sentirla, il bambino pianse.
Piangeva senza tristezza o dolore. Piangeva, in così tenera età, di nostalgia e abbandono. Dolcemente piangeva come un vecchio randagio davanti a una finestra con dentro la luce blu della televisione accesa, come una madre che preme le mani sul ventre afflosciato nel giorno del suo primo parto. Piangeva in perfetto silenzio, senza disturbare nessuno e senza neppure smettere di succhiare la sua caramella. Piangeva lacrime che non sgorgavano.
Il bambino era stato visitato dall’amore.
Seppur così piccolo e ignaro, lui e l'amore si erano incontrati, e l'amore si era insinuato in lui con la languida fermezza di un'amante in agguato da un tempo immemorabile, leggero come il frusciare di una barca nell'acqua silenziosa di un fiume notturno. Una barca che dopo un viaggio di mistero approda al piccolo molo da dove e' stata un giorno varata. Un giorno che forse lui ancora non c'era.

MAURIZIO MAGGIANI, E' stata una vertigine

mercoledì 12 maggio 2010

ricordi di shantaram

cari tutti,
lo so che voi siete ormai libri e libri avanti, ma oggi mi è successa una cosa buffa che volevo condividere con tutti voi.
per lavoro mi è capitato di passare alcune ore con una famiglia indiana della quale faceva parte anche un ragazzo sui quindici anni che, qualsiasi cosa io dicessi, mi guardava, sorrideva e dondolava la testa.
ecco, io non ho potuto fare a meno di sorridergli tutte le volte e pensare ai personaggi di shantaram ed in particolare a parabaker.
quel dondolio mi metteva allegria ma soprattutto mi sono chiesta che cosa avrei pensato di quegli strani gesti, se avessi incontrato questo ragazzo in passato? avrei capito? avrei pensato che mi prendesse in giro? oppure non avrei notato la cosa?
chissà.
comunque sia, mi piaceva l'idea di mettervi a parte di questo episodio.

a presto e
buone letture a tutti

domenica 9 maggio 2010

Prossima Serata Babele - 4 giugno 2010 - Medioriente

Carissima - o,

Ho il piacere di invitarti alla prossima Serata Babele che si svolgerá
Venerdì 4 giugno alle 19:30, presso il ristorante Bazaar, Albert Cuypstraat 182 - 1073 BL Amsterdam
e che avrá come tema il Medioriente.
 

Ceneremo insieme e poi ci scambieremo dei libri.

Ognuno dei partecipanti alla serata avrá l´opportunitá di farsi accompagnare da un libro. L´idea é quella di presentarlo ai partecipanti alla serata. A discrezione dell´accompagnatore, il libro potrá essere regalato o imprestato (nel secondo caso il ritorno del libro al legittimo proprietario si impone .0) Fatti accompagnare dal libro che tu credi tutti debbano leggere e che vuoi prestare o porta un libro da regalare.

La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming backs del Club) ed ad ogni libro. Sará come al solito polifonica e plurale di idee in libertà. 

In prossimità del 4 giugno ti manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro. 

Spero che ci vedremo per una nuova Serata Babele!
Ciao,
 
Alberto

Prossimo Club del Libro - 2 luglio 2010 - La casa del sonno (Jonathan Coe)

Carissima - o,

Inizio questo messaggio con un particolare ringarziamento a Flavio, che ha trovato un luogo d´incontro perfetto per le nostre riunioni. 
Una sala tutta per noi (indisturbati come non mai), dell´ottimo cibo e la nostra conversazione. 

Abbiamo parlato de "Il Dio delle piccole cose" scritto da Arundhati Roy. Il giudizio collettivo espresso su questo romanzo si sintetizza in un 3,6 su 5.

Prosa, poesia e flussi di coscienza profondamente intimi. Musica, colori, sapori, odori, gli elementi della natura, meglio delle parole potrebbero essere utilizzati per descrivere questo romanzo fatto di emozioni. Sin dalle sue prime pagine, la suprema ed intima narrativa respinge e mortifica il lettore o al contrario, lo coinvolge e lo strega fin all'ultimo. Un libro sublime ed audace di infinita tristezza. A. Roy cattura, argomenti, avvenimenti, pensieri. Racchiude, in parole, emozioni intime che sono incatturabili perché ogni volta si dissolvono nello stesso istante nel quale intensamente accadono. La voce narrante è quella di un bambino. Il flusso temporale non è lineare. L'ossatura della trama viene svelata immediatamente al lettore: i dettagli vengono aggiunti poi, poco alla volta. Le emozioni sono la trama del romanzo ed i fatti sono associati in loro relazione. Pensieri e fatti, talvolta appena accennati, si colmano perciò di significato. La semplicità, l´incongruenza, la complessità ed i limiti sono quelli delle emozioni, come sono nella mente del bambino che esiste in ognuno di noi ed in ognuno dei personaggi. Attraverso questa simbiosi, Roy proietta sul lettore i drammi del romanzo che nel lettore prendono vita -e a volte, quasi gli si accollano-. Una storia intensa e disperata che richiede energia, coraggio e costanza. Bisogna esserne proprio in vena.

Per la prossima volta: 
leggeremo "La casa del sonno", romanzo scritto da Jonathan Coe
Piú sotto trovi un´introduzione al romanzo.

Venerdì 2 luglio alle 19:30, c´incontreremo per parlarne presso: Ristorante l´Ozio - Ferdinand Bolstraat 26 - 1072 LK AmsterdamIn prossimità del 2 luglio manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro.

Gli altri libri proposti nel corso della serata di venerdì sono stati
Diario - Anna Frank
La ciociara - Alberto Moravia

La pelle - Curzio Malaparte
Casa d'altri - Silvio D'Arzo
1984 - George Orwell
Don Casmurro - Joaquim Machado de Assis
América - Tom Coraghessan (T. C.) Boyle


Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi. Comunica di far parte del Club ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro. (Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E:lb@bonardi.nl).

Il Club esiste anche su Facebook [cerca: Club del libro (Amsterdam)]. 
Là potrai: (ri)conoscere ed interagire con altri, vedere il calendario dei nosri incontri, i libri che abbiamo letto nel passato e molto altro.

SCHEDA LIBRO:     La casa del sonno - Jonathan Coe - Feltrinelli (p. 312)
La casa del sonno é un edificio abbarbicato in cima ad uno scoglio a picco sull'oceano. "Enorme, grigia e imponente, Ashdown sorgeva su un promontorio, a una ventina di metri dalla viva parete della scogliera, ed era lì da più di un secolo. Per tutto il giorno i gabbiani ruotavano intorno alle sue guglie e torricelle con strida rauche e luttuose." Sede di una clinica di ricerche sui disturbi del sonno, nei primi anni Ottanta era un alloggio per studenti universitari. Caleidoscopio di invenzioni narrative e girandola di personaggi, ora commoventi ora comici, in un dormiveglia che non conosce riposo. Un autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si dissolvono visioni, dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo minuto di vita, nel sonno. Mentre si interroga sul valore e il significato del sonno, l'eterogenea comunità di studenti, diventata adulta, inciampa nel malessere, nella follia e nelle comiche incongruenze della vita. Attraverso l'evoluzione delle vite dei protagonisti, intrecciate con quelle di altri, Coe traccia un affresco degli anni Ottanta e di quello che hanno portato con sé nei gusti, nelle scelte e nella cultura (particolarmente in quella inglese). Il romanzo é scritto in modo tale da indurre ogni lettore a cogliere aspetti differenti della storia, ed ognuno i propri, dei personaggi. Varie chiavi di lettura, dunque, per un'opera che conosce vari livelli di narrazione.

Autore della cosiddetta "generazione Blair", J. Coe s´inserisce in un nuovo filone letterario "vincente" di stampo anglosassone, legato ai problemi delle ultime generazioni, alle aspettative per il futuro, alla fuga dalla realtà, anche, perché no, attraverso il sogno.

Ci vediamo il 2 luglio al Club del Libro! Ci vediamo il 4 giugno per una nuova Serata Babele. Maggiori informazioni sulla Serata Babele seguiranno in un messaggio separato, successivo a questo. 

Troverai tutte le informazioni sulla Serata Babele e sul Club del Libro anche su Facebook.

Ciao, Alberto

martedì 4 maggio 2010

Alcune piccole cose

Non potendo essere presente al prossimo incontro, qualche parola sul libro la metto qui. Il libro per chi non lo sapesse è “Il Dio delle Piccole Cose” di Arundhati Roy, della quale abbiamo pure una foto, che non guasta mai.



Rileggo questo libro dopo quattro anni. Di libri in questi 4 anni ne sono passati tantissimi, e alla seconda lettura l'enormità di questo romanzo mi risulta ancora più evidente. E va bene, è facile per me dirlo, io che ho usato il titolo del libro per intitolarci il blogghe. Ma comunque. Spesso si dice “questo libro parla di questo e di questo. Affronta questo argomento. Parla di un tizio che fa questo ”.
Nel caso del libro di Roy tutto ciò è molto poco importante. Nel libro si trova la narrativa nel senso più assoluto. Dove i temi non sono facilmente definibili ma restano sospesi come fossero solo sensazioni. Quello che si ricorda delle pagine lette è l'atmosfera, l'aria che tira. Non il tema centrale. Ci sono libri infarciti di presunte verità formulate come proverbi per la vita, fatti apposta per essere citati e fare bella figura con gli amici: non è questo il caso. La scrittrice narrando riesce a fare quello che a moltissimi scrittori anche celebrati non riesce: prendere l'umanità vera e credibile, e metterla efficacemente su pagina. Tu la leggi, e ci credi.

Per esempio, i bambini.

I due bambini Estha e Rahel sono i due protagonisti del libro. I due bambini parlano e si comportano da bambini. Sembrerà ovvio, ma la letteratura mondiale è zeppa di bambini che parlano da adulti, di adulti che parlano come filosofi, di personaggi estremizzati, o allegorizzati, o mitizzati. Di personaggi molto poco credibili. Di personaggi che mai hai incontrato nella tua vita. Era un mio pensiero ricorrente quando leggevo De Carlo - che pure ho apprezzato. Mi chiedevo: ma esisterà davvero gente che parla così?

Polidori mi ha detto: «Ma la noia è una delle armi dell'avanguardia istituzionalizzata, no? Le coperture multiple, i bunter di riferimenti e citazioni per gratificare i critici e far leva sui complessi d'inferiorità e i desideri di espiazione degli spettatori?» Ha sorriso, ed ero stupefatto dal suo tono, dal suo punto di vista in apparenza così vicino al mio.
A. De Carlo. “Tecniche di Seduzione”.

Le piccole cose – secondo la mia interpretazione che non so se è quella giusta – sono i colori, gli odori, i dettagli di ogni scena che aiutano a rendere la stessa scena credibile. Oppure le parole pronunciate o pensate, che sono appunto “piccole” perché non funzionali alla storia, ai sentimenti più forti del romanzo ma che – di nuovo – la rendono vera, e dunque credibile. Se si tratta di bambini, questi bambini, fanno pensieri da bambini. E tu che leggi non ti distrai nemmeno per un momento, non ti accorgi che a scrivere o a pensare non è un bambino, ma un adulto. Un'adulta (e qui poi sta l'assurdità) che dopo aver partorito questo romanzo e suscitato un clamore mondiale, di romanzi ha poi deciso di non scriverne più.

(il bambino Estha, seduto in auto, osserva il matto del paese, un uomo nudo privo di braccia)

Estha notò che i capelli erano grigi e ricciuti. I peli delle ascelle, non protetti dalle braccia, erano neri e sottili, e quelli del ventre neri e robusti. Un uomo con tre tipi di peli. Estha si domandò come poteva essere. Cercò di pensare a chi poteva chiederlo.

(sono fermi in auto ad attendere che passi il treno.)

Il treno era passato talmente veloce che era difficile immaginare che tutti avessero aspettato così tanto per così poco. Le foglie di igname continuarono ad annuire per molto tempo dopo che il treno fu passato, come se fossero del tutto d'accordo con lui, e non nutrissero il benché minimo dubbio. 

RAFFAELE

prossimo incontro

Carissimo-a!

Un breve messaggio per ricordarti che


venerdì prossimo, 07 maggio 2010
ci incontreremo alle ore 19:30 presso 
il Ristorante l'Ozio in Ferdinand Bolstraat 26 - 1072 LK Amsterdam 
(esattamente nello stesso ristorante e nella stessa sala dove si svolge il Cineclub!) 

Parleremo de "Il dio delle piccole cose", scritto da Roy Arundhati.

Gentilemente, conferma la tua partecipazione al nostro incontro al piú presto!
In ogni caso, fammi sapere se ci sarai entro le ore 15:00 di venerdí 07 maggio. Prenoteró un tavolo capace di ospitarci tutti.
Ci vediamo tra qualche giorno!

Ciao, Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

PS.: La tua puntualitá nell'arrivare all'incontro ... non ha mai creato grandi problemi allo svolgimento ottimale delle attivitá del Club 
ATTENZIONEci incontreremo presso il Ristorante l'Ozio!!! 

venerdì 30 aprile 2010

Il male sta nelle parole che la tradizione ha voluto assolute, nei significati snaturati che le parole continuano a rivestire. Mentiva la parola amore, esattamente come la parola morte. Mentivano molte parole, mentivano quasi tutte. Ecco che cosa dovevo fare: studiare le parole esattamente come si studiano le piante, gli animali... E poi, ripulirle dalla muffa, liberarle dalle incrostazioni di secoli di tradizione, inventarne delle nuove, e soprattutto scartare per non servirsi più di quelle che l'uso quotidiano adopera con maggiore frequenza, le più marce, come: sublime, dovere, tradizione, abnegazione, umiltà, anima, pudore, cuore, eroismo, sentimento, pietà, sacrificio, rassegnazione.
Imparai a leggere i libri in un altro modo. Man mano che incontravo una certa parola, un certo aggettivo, li tiravo fuori dal loro contesto e li analizzavo per vedere se si potevano usare nel "mio" contesto. In quel primo tentativo di individuare la bugia nascosta dietro le parole anche per me suggestive, mi accorsi di quante di esse e quindi di quanti falsi concetti ero stata vittima. E il mio odio crebbe giorno per giorno: l'odio di scoprirsi ingannati.

GOLIARDA SAPIENZA, L'arte della gioia

giovedì 8 aprile 2010

AVVISO IMPORTANTE

Ciao a tutti,
l'appuntamento per la serata babele di domani sera sarà alle 20 e 30 (invece che alle 19 e 30) al Samba Kitchen, Ceintuurban 63.

lunedì 29 marzo 2010

Come una talpa

"Esplodere o implodere - disse Qfwfq - questo è il problema: se sia più nobile intento espandere nello spazio la propria energia senza freno, o stritolarla in una densa concentrazione interiore e conservarla ingoiandola. Sottrarsi, scomparire, nient'altro; trattenere dentro di sè ogni bagliore, ogni raggio, ogni sfogo, e soffocando nel profondo dell'anima i conflitti che l'agitano scompostamente, dar loro pace, occultarsi, cancellarsi: forse risvegliarsi altrove, diverso."

ITALO CALVINO, Cosmicomiche

giovedì 18 marzo 2010

Marziani e macchine volanti

«Come sono dunque gli abitanti di Marte? Somigliano a noi?»
«Dalle descrizioni che abbiamo ricevuto da loro, non sono affatto simili a noi; tuttavia in fatto di civiltà e di scienza, sembra che non siano a noi inferiori. Figuratevi, zio, che hanno delle teste quattro volte più grosse delle nostre e che quindi, con un simile sviluppo di cervello, non devono essere più arretrati di noi.»
«Ed il corpo?»
«I martiani, da quanto abbiamo potuto comprendere, sono anfibi che rassomigliano alle foche, con braccia cortissime, che terminano con dieci dita, e piedi molto grandi e palmati.»
«Dei veri mostri, insomma!» esclamò Toby, che ascoltava con viva curiosità quei particolari.
«Non sembra infatti che siano troppo belli» rispose Holker. «Ma andiamo a prendere il tè, o lo troveremo freddo. Riparleremo dei martiani e del loro pianeta quando saremo alla stazione ultrapotente di Brooklyn.»
Lasciarono la stanza ed entrarono nel salotto. La piccola ferrovia con un solo vagoncino, stava ferma all'estremità della piastra di metallo. Non fu però quella che attrasse l'attenzione di Brandok e del dottore, bensì un'ombra gigantesca che si agitava dinanzi alle due ampie finestre.
«Che cos'è?» chiesero, slanciandosi innanzi.
«Il mio Condor» rispose tranquillamente Holker.
«Un pallone dirigibile?» chiese.
«No, signori, una macchina volante che funziona perfettamente, dotata d'una velocità straordinaria, tale da poter gareggiare colle rondini ed i colombi viaggiatori. Ve n'erano ai vostri tempi?»
«Qualche pallone dirigibile, sempre pericoloso» disse Toby.
«E siccome i palloni causavano troppe disgrazie, noi da cinquant'anni abbiamo abbandonato l'idrogeno per le ali. Prendiamo il tè, poi avrete il tempo di osservare il mio Condor e di vederlo manovrare.»

Da "Le meraviglie del duemila", Emilio Salgari

giovedì 11 marzo 2010

Di Balasciam

Balasciam è una provincia che la gente adorano Malcometo, e ànno lingua per loro. Egli è grande reame e discende lo re per reditade; e scese del legnaggio d'Allesandro e de la figlia di Dario, lo grande signore di Persia. E tutti quegli re si chiamano Zulcarnei in saracino, ciò è a dire Ales[a]ndro, per amore del grande Allexandro.
E quivi nasce le priete preziose che si chiamano balas[c]i, che sono molto care, e cavansi ne le montagne come l'altre vene. E è pena la testa chi cavasse di quelle pietre fuori del reame, perciò che ve n'à tante che diventerebboro vile. E quivi, in un'altra montagna, † ove si cava l'azurro, e è 'l migliore e 'l piú fine del mondo; e le pietre onde si fa l'azurro, è vena di terra. E àvi montagne ove si cava l'argento.
E la provincia è molto fredda. E quivi nasce cavagli assai e buoni coritori, e non portano ferri, sempre andando per le montagne. E nascevi falconi molto volanti e li falconi laineri: cacciare e uccellare v'è lo migliore del mondo. Olio non ànno, ma fannone di noci. Lo luogo è molto forte da guerra; e' sono buoni arcieri e vestonsi di pelle di bestie, perciò ch'ànno caro di panni. E le grandi donne e le gentili portano brache, che v'è ben 100 braccia di panno bambagino, e tal 40 e tal 80; e questo fanno per parere ch'abbiano grosse le natiche, perché li loro uomini si dilettano in femine grosse.

Marco Polo, Il Milione

lunedì 8 marzo 2010

"Ho un quaderno su cui ricopio le frasi che mi hanno fatto scattare, che mi hanno fatto voltare indietro e forzare le cose risapute da una diversa breccia. Le pagine che cerco hanno questo effetto: un paio di occhiali giusti sul naso di un bambino che fino a quel momento non aveva mai saputo di essere miope. Allora si accorge degli occhi del suo cane, dell'artiglio del gatto, della gola tesa del gallo che grida. Di frase in frase il quaderno cresce e non contiene i libri, ma la felicità incontrata. Così divento contemporaneo delle pagine amate e non dei miei anni." ERRI DE LUCA, In alto a sinistra

Ecco, il raglio della settimana vorrebbe essere un posticino così. Un tinello pubblico in cui ciascuno entri e appoggi una frase che l'ha fatto fermare e tornare un passo indietro, una volta, per il gusto di rifare quel passo.

domenica 7 marzo 2010

Prossima Serata Babele - 9 aprile 2010 - Brasile

Carissima - o,

Ho il piacere di invitarti alla prossima Serata Babele che si svolgerá
Venerdì 9 aprile alle 19:30, ad Amsterdam
e che avrá come tema il Brasile.

Ceneremo insieme e parleremo di tutto ció che é o che é collegato al Brasile e che riguarda il mondo dei libri.

Nel corso della serata, per la prima volta, introdurremo anche lo scambio di libri.

Ognuno dei partecipanti alla serata avrá l´opportunitá di farsi accompagnare da un libro.
L´idea é quella di presentare il libro che ci accompagna ai partecipanti alla serata.
A discrezione dell´accompagnatore, il libro potrá essere regalato o imprestato (nel secondo caso il ritorno del libro al legittimo proprietario si impone).

Quindi, fatti accompagnare dal libro che tu credi che tutti debbano leggere e che vuoi prestare ... o porta un libro che credi non sia da leggere, ma non avendo il coraggio di gettarlo ... lo vuoi regalare.

La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming backs del Club) ed ad ogni libro. Sará come al solito polifonica e plurale di idee in libertà.

Possibilmente, organizzeremo il nostro incontro in un posto alternativo a Toscana.
Ancora non so esattamente dove. Se hai un suggerimento ... condividilo senza esitazione con lo scrivente, per favore!

In prossimità del 9 aprile ti manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro.
Ti informerò sul luogo preciso dell´appuntamento e ti chiederò conferma sulla tua partecipazione.

Ti ricordo che su Facebook, trovi la pagina del Club del Libro cercando: Club del libro (Amsterdam). Se già non lo sei, puoi diventare membro del Club anche su Facebook. Visitando la pagina, avrai la possibilità di conoscere ed interagire con gli altri iscritti al Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Da circa un mese, esiste anche il BLOG del Club del Libro.
Il blog è la più nuova delle attività del Club! È uno spazio carico di energia, libero ed interamente aperto alla tua partecipazione. Sei di penna facile? Scrivi anche qui! Il nostro Blog è giovane ma già ben visitato. Quindi le tue parole saranno sicuramente lette ed apprezzate. Leggere il nostro blog è poi consigliato dalle 3 alle 5 volte a settimana, se vuoi mantenere il cuore allegro e la mente allerta. Ora tocca a te.
 
Ci vediamo il 9 aprile per una nuova Serata Babele!

Ciao,

Alberto

Prossimo Club del Libro - 7 maggio 2010 - Il dio delle piccole cose (Arundhati Roy)

Carissima - o,

Eravamo un gruppo ben nutrito, lo scorso venerdì sera. Abbiamo sormontato costrizioni difficili da immaginare, unito tavoli, serrato sedie, superato (di misura) francofoni decibel di alcol e … fatto buon viso a cattiva pizza. Sul forum tabulorum, incespicando sul’italjano gorto che deppiú nun ze pó, abbiamo dato vita alla serata che ha aperto il VI glorioso anno dell’era del Club del Libro (marzo é il mese nel quale il Club del Libro festeggia la sua nascita).

Grazie a tutti per esserci stati e per la bella discussione che siamo riusciti ad avere.

Abbiamo parlato di "Shantaram" scritto da Gregory David Roberts.

Il giudizio collettivo espresso su "Shantaram" si sintetizza in un 3,2 su 5, quindi non male.
Questo lungo romanzo, autobiografico, ci ha coinvolti e ci è piaciuto a sufficienza. La sua trama è ben costruita. Il soffritto è a base di un-criminale-dal-cuore-buono in fuga, un mondo magico e misterioso racchiuso in una città ed una-donna-fatale. Gli altri ingredienti che compongono questo gustoso curry sono mille personaggi e mille avventure che si susseguono senza interruzione, una più rocambolesca ed incredibile dell’altra, per 8 anni, nelle vie, taxi, alberghi, caffè, vicoli, slum, baracche, ristoranti, moschee, bordelli, palazzi in costruzione, appartamenti, prigioni, stamperie clandestine, set cinematografici, fumerie d’oppio, club, ville di Mumbai. I sapori saranno anche quelli di altre parti dell’India, con aggiunta di Africa Pakistan ed Afganistan. Molte pagine sono scritte in maniera succulenta ed hanno la capacità di coinvolgerci interamente nei sapori ed odori della storia, facendoci provare emozioni e sensazioni come se le stessimo vivendo insieme allo scrittore. Il libro cuoce sicuramente bene fino ai suoi 3/4 ed in tutta fretta ce lo divoriamo. Poi la trama scuoce e cede, il ritmo si perde ed il dubbio si insidia tra i giorni da leone, senza fine, narrati dal protagonista. Il racconto si raffredda all’ultimo, il libro inizia a pesare alle braccia. Le ultime pagine diventano lunghe e faticose da girare. Cosa rimane quando l’ultima pagina e l’ultima parola sono state ingerite dagli occhi? Cosa dire? Forse, … solo … un aspro, per favore.

La prossima volta lasciamo il romanzo d’avventura ma non lasciamo l’India.
Abbiamo scelto di leggere "Il dio delle piccole cose", romanzo scritto da Arundhati Roy. In chiusura a questo messaggio trovi un´introduzione al romanzo.

Venerdì 7 maggio alle 19:30, ad Amsterdam, c´incontreremo per parlarne.

Possibilmente, organizzeremo il nostro incontro in un posto alternativo a Toscana.
Ancora non so esattamente dove. Se hai un suggerimento ... condividilo senza esitazione con lo scrivente, per favore!

In prossimità del 7 maggio ti manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro.
Ti informerò sul luogo preciso dell´appuntamento e ti chiederò conferma sulla tua partecipazione.

Su Facebook, trovi la pagina del Club cercando: Club del libro (Amsterdam). Se già non lo sei, puoi diventare membro del Club anche su Facebook. Visitando la pagina, avrai la possibilità di conoscere ed interagire con gli altri iscritti al Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Da circa un mese, esiste anche il BLOG del Club del Libro.
Il blog è la più nuova delle attività del Club! È uno spazio carico di energia, libero ed interamente aperto alla tua partecipazione. Sei di penna facile? Scrivi anche qui! Il nostro Blog è giovane ma già ben visitato. Quindi le tue parole saranno sicuramente lette ed apprezzate. Leggere il nostro blog è poi consigliato dalle 3 alle 5 volte a settimana, se vuoi mantenere il cuore allegro e la mente allerta. Ora tocca a te.

Gli altri libri proposti nel corso della serata di venerdì sono stati:
Che La Festa Cominci - Niccolò Ammaniti
La cena - Herman Koch
Un indovino mi disse - Tiziano Terzani
Novecento. Un monologo - Alessandro Baricco
Preghiera per un amico- John Irving
Il sergente nella neve - Mario Rigoni Stern
La misura del mondo - Daniel Kehlmann
Imprimatur - Monaldi & Sorti (… casa editrice De bezige bij! Disponibile su hoepli.it)

Fuori concorso: Karma Cola - Gita Mehta (il libro non è uscito in italiano).

Puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi di Amsterdam. Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo. (Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl).

SCHEDA LIBRO:


Il dio delle piccole cose
TEA (p. 357)

"Il dio delle piccole cose" narra la vicenda di una donna, Amnu, figlia di un alto funzionario,che  lascia il marito, alcolizzato e violento, per tornarsene a casa con i suoi due bambini, i gemelli Estha e Rahel. Secondo la tradizione indiana, una donna divorziata è priva di qualsiasi posizione sociale riconosciuta. Nell'India meridionale dei tardi anni Sessanta, una donna divorziata si ritrova a condurre una vita non facile. A maggior ragione se commette l'errore imperdonabile di innamorarsi di un paria, un intoccabile, per lei non vi sarà più comprensione, né perdono. Attraverso lo sguardo di Estha e Rahel, legati nel profondo da "un'unica anima siamese", il libro ci racconta una grande storia d’amore che entra in conflitto con le convenzioni. Viaggiamo in un Paese, dove tradizione e modernità e leggi non scritte continuano a governare le vite di chi lo abita. Entreremo in un mondo fatto di piccoli eventi, di cose ordinarie che sembrano di nessuna importanza, ma che sono cariche di un significato più profondo e in cui sembra rispecchiarsi una verità universale.

Ci vediamo il 7  maggio per il Club del Libro!

Ci vediamo invece il 9 aprile per una Serata Babele che avrà come tema il Brasile.

Sperderò maggiori informazioni sulla Serata Babele in un messaggio separato, successivo a questo. Troverai tutte le informazioni sulla Serata Babele e sul Club del Libro anche su Facebook.

Ciao,

Alberto

sabato 6 marzo 2010

Mamma maestra ha detto:

Editare. Dal latino edo, edere, edidi, editus. Ebbene si'. Prima noi, poi gli inglesi.

Magliette del Club

Cari tutti,
alla serata di oggi è spuntata fuori l'opzione di stampare le magliette con il nuovo logo del club del libro, che sarebbero disponibili in modello uomo e donna.
Per poter chiedere un preventivo avremmo bisogno però di sapere al più presto chi fosse interessato, e il tipo & taglia richiesta.
Se siete interessati inviate quindi un'email al più presto (lunedì sera al più tardi) all'indirizzo asinomorbido@gmail.com, indicando modello e taglia desiderati. Per ora stiamo richiedendo il preventivo, quindi inviare la mail NON COMPORTA ANCORA L'ACQUISTO.

Grazie a tutti,
Giuseppe

giovedì 4 marzo 2010

"Dobbiamo essere felici."
"Sarebbe difficile non esserlo."
"Dovremmo proprio impegnarci per non esserlo."
"Abbiamo un compito preciso."
"Abbiamo dei vantaggi."
"Abbiamo una base da cui permetterci di rischiare."
"Una rete su cui cadere."
"Questo si chiama lusso."
"Lusso di spazio e di tempo."
"Qualcosa di raro e prezioso."
"Che quasi non ha precedenti nella storia."
"Dobbiamo fare cose eccezionali."
"Dobbiamo."
"Sarebbe vergognoso non farle."
"Prenderemo quello che abbiamo avuto in dono e uniremo la gente."
"E cercheremo di non sembrare così terribilmente teste di cazzo."
"Giusto. Da adesso in poi."

Dave Eggers, L’opera struggente di un formidabile genio.

(Me lo avete fatto venire in mente con i commenti all’altro post… Che poi il mio pezzo preferito e’ un altro, ma quell’altro e’ cupo, cupissimo. Gigi’)

mercoledì 3 marzo 2010

Il vostro romanzo di formazione

Cosa sia nella critica letteraria un romanzo di formazione (o Bildungroman, se vogliamo fare i fighi) possiamo leggerlo qui.

A me interessa invece aprire una discussione sui nostri gusti, quei romanzi che ci hanno formati o che quantomeno nel periodo in cui crescevamo come persone e come lettori per periodi più o meno lunghi ci hanno appassionati. Probabilmente perché indipendentemente dai suoi meriti letterari in quel momento qualcosa in quella storia o nel modo di raccontarla stava parlando a qualche elemento della nostra vita.

In fondo quando studiavo l'interpretazione psicologica delle fiabe per un esame di Storia della Letteratura per l'infanzia, ho scoperto che funziona così anche per i bambini.

Però noi adesso siamo grandi e ci fa piacere passare, a seconda dei gusti, per persone di mondo, grandi, belli, magri, raffinati, che non si fermano alle apparenze ma ricercano la sostanza delle cose e no, le barzellette di Totti no, quando mai, massì, ah, sta davvero nello scaffale? Eh, ma me le deve aver regalate qualche decerebrato, no, io no, Totti, ma chi è? il filosofo Totti? L'antropologo? Il padre del destrutturalismo podale? insomma what's Totti? Ecco, a volte è così, ci sentiamo definiti dalle nostre letture. E non è esatto.

Io invece vorrei spezzare una lancia in favore di tutte le schifezze che ci siamo letti da giovani amandole, perché è stata anche quella fase lì a permetterci di formarci un gusto come lettori e se una cosa ci è piaciuta sarà anche il caso di dirlo serenamente, no? Ce lo vogliamo raccontare?

Comincio io.

Io ho letto (di nascosto, mia madre povera donna credeva davvero che mettendoli sullo scaffale più alto erano al sicuro, mentre sappiamo tutti quanto in alto riesca ad arrampicarsi un bambino curioso) per anni con passione, curiosità e le guanciotte rosse dalla tensione TUTTA LA SERIE DI ANGELICA. Mon quelle belle copertine con su Michelle Mercier, bellissima e bionda, protagonista della serie televisiva tratta da... che non ho mai avuto il piacere di vedere.

Avete presente, no, la serie di romanzoni storici creata da Anne e Serge Golon? con tanti dettagli favolosi sulla corte del re Sole e dintorni, i coloni in America, i pirati barbareschi nel mediterrano e tante altre nozioni importanti? No, dico saranno stati almeno 14 titoli spalmati negli anni. Ecco.

Drogate eravamo, io e mia madre, anche se convengo che leggermi da bambina dei dragoni del re che invadevano i villaggi e violentano bambine e ragazze (che poi si buttavano nel pozzo per la vergogna o partorivano il figlio della colpa e trovavano sempre qualcuno che glielo rinfacciava) per dare una lezione ai villici (*storico, come dicevano i fumetti della Bonelli) non sarà forse stata la cosa più rasserenante ed educativa. Però, passione pura, una parola dopo l'altra, una riga dopo l'altra, una pagina dopo l'altra, un volume dopo l'altro.... (basta, la serie è finita, tiriamo un sospiro di sollievo e passiamo ad altro).

Anche così si crescono piccoli lettori. Non come alle medie che la prof pedagogica ci costrinse  prendere in prestito un libro dalla biblioteca e farne il solito riassunto e io riportai il mio il pomeriggio dopo ma non valeva, e così mi toccò leggere e fare il riassunto di un mio amico che povero cristo, come dargli torto, gli era toccato Il taglio del bosco di Carlo Cassola, che dico io come si fa? a un ragazzino a cui già non piace leggere? Dargli Cassola? o Cesare Pavese, che l'avevo in bagno da un po' e l'ho prestato con gioia a un ospite di passaggio, che spero dimentichi di restituirmelo.

Ma dategli Harry Potter, dategli Robinson Crusoe, dategli L'ultimo dei Mohicani, che spero qualcuno abbia ritradotto, perché ho ritrovato i miei e con entusiasmo ho provato a leggerli ai figli, ma nulla, una lingua, uno stile, da buttare direttamente a mare, che la lingua si evolve e i gusti dei lettori pure. Di questo parleremo in un  altro post però.

Adesso quello che vi chiedo è di reagire numerosi e raccontarmi i titoli inconfessabili delle vostre letture preferite da bambini e/o ragazzi. ce magari sono passati tanti anni, abbiamo elaborato e se ne può parlare serenamente, no?

domenica 28 febbraio 2010

Risoluzione di voglie improvvise

Se uno pedalando nella pioggia olandese venisse assalito dalla voglia improvvisa di sentir parlare di libri, e di sentirne parlare in italiano...
(potrebbe venire alle cene del Club del Libro di Amsterdam!)
sì, sì certo, potrebbe.

Però potrebbe anche trovare altri metodi, magari più semplici e immediati, per togliersi sta voglia che si è impadronita di lui così inaspettatamente - mentre pedalava nella pioggia olandese e i giorni che lo separavano dalla prossima cena del Club erano troppi, e non gli andava affatto di aspettare.

Una soluzione a questo gravissimo problema potrebbe essere, ad esempio (ed ecco il motivo di questo post) ascoltare i poadcast della trasmissione "Il Cacciatore di Libri " che va in onda ogni settimana su Radio 24. Non è l'unico programma di Radio 24 che parla di libri, ma viene consigliato qui questa sera perché a chi scrive piace molto la struttura del programma. A parlare di libri sono sempre gli autori, che vengono intervistati spesso sulla costruzione della loro opera, e vengono poste domande precise che - lo posso assicurare - paiono interessanti anche quando quell'autore non lo conoscete, anche quel libro non lo avete letto, e mai vi sognereste di farlo.

Qui la pagina del programma.
Qui la pagina dei poadcast.

(raffaele)
"C'è qualcosa che affascina nella Scienza. Uno ricava un tale carico di congetture all'ingrosso da un così trascurabile investimento di fatti". Mark Twain

(gigì)

Mi presento: Barbara Summa


Salve a tutti, sono Barbara Summa e da oggi contribuirò, spero in modo continuativo (se non mi sbattete fuori) a questo blog. Ringrazio innanzitutto Alberto e Giuseppe per avermi ammessa.

In realtà, anche se sono un'appassionata lettrice e da sempre vorrei partecipare agli incontri del club del Libro di Amsterdam, finora vi ho seguiti soprattutto nelle intenzioni, visto che il venerdì è il mio tipico giorno degli hobby e ne ho quindi sempre una (tranne le volte che schianto sul letto alle 20.15 mentre cerco di far addormentare i bambini).

Comincio con il raccontare chi sono e cosa faccio a chi ancora non mi conosce e nei prossimi post vorrei stimolarvi ad una conversazione in differita da unire a quelle sui titoli specifici che vengono discussi dal club, su argomenti libreschi e letterari.

Vivo ad Amsterdam dal 1995, ho un'agenzia di lingue, Madrelingua, che fornisce servizi linguistici in tutte le lingue europee nonché supporto per l'organizzazione di eventi. Dal 2006 con un gruppo di amici abbiamo messo su la Fondazione Quelli di Astaroth che produce e promuove cultura italiana ad Amsterdam con Radio Onda Italiana, l'Astarotheatro o teatro da camera in italiano e olandese, e la Scuola d'italia che organizza corsi di lingua e cultura italiane, tra cui i corsi per bambini bilingue, e corsi di olandese per gli italiani che vivono qui.

Forse ci conoscete già grazie agli spettacoli teatrali degli scorsi anni al Teatro Ostade o alle due edizioni di festival di film italiani Cinemissimo (io sono quella alta del gruppo).

Per la Fondazione, oltre a mandare avanti la baracca e lavare le tazze del caffé e i calici del vino, ho un programma radio di enogastronomia, libri e cultura il terzo martedi del mese, insieme a Marina Vizzinisi. Inoltre ho preso il diploma da sommelier AIS e tengo una volta al mese delle lezioni con degustazione sui vini italiani.

Dal 1994 tengo anche corsi di scrittura su vari temi, in particolare Scriversi (scrivere per sé, scrivere di sé), un corso di scrittura meditativa che esplora le nostre motivazioni nello scrivere e nel raccontarci, nonché le tecniche per aggirare il blocco dello scrittore. Il prossimo corso si terrà il 27 e 29 marzo.


Oltre a essere una lettrice, scrivo testi di vario genere anche per riviste olandesi (per esempio la rubrica In cucina su Italie Magazine) e recentemente ho pubblicato Statale 17, storie minime transumanti,una guida sentimentale della mia zona, la provincia dell'Aquila, grazie all'editrice Éxòrma. Il 6 marzo alle 14 terrò una presentazione sull'Abruzzo aquilano prima e dopo il terremoto, oltre che del mio libro, nel corso dell'evento Italia al dente, nel Loods 6 in KNSM-laan ad Amsterdam.

Come blogger scrivo sotto il nick di Mammamsterdam ed è proprio per questo, perché amo e sono consapevole degli infiniti spunti che la forma del blog può regalare alla scrittura e alla lettura, che ho accolto con entusiasmo l'invito a partecipare anche all'Asino morbido.

Spero quindi di conoscervi anche di persona al più presto. Se avete idee o spunti che volete vedere discussi in questa sede potete farmelo sapere mandando una mail a orsovolante@gmail.com.

Alla prossima, un giochino sui nostri libri preferiti, che spero vi divertirà in massa. Si tratta di metterci alla gogna, ve lo dico subito, cosi possiamo prepararci spiritualmente.

Prossimo incontro: 5 marzo, SHANTARAM

ATTENZIONE: ci incontreremo presso la pizzeria Toscana ad Amsterdam!!!

Carissimo-a!

Un breve messaggio per ricordarti che

venerdì prossimo, 05 marzo 2010, c´é un nuovo incontro del Club del Libro.

Ci incontreremo alle ore 19:30 presso
la pizzeria Toscana in Haarlemmerstraat 130 - 1013 EX Amsterdam (vicino a Centraal Station)

Parleremo di "Shantaram", scritto da Gregory David Roberts.

Gentilemente, conferma la tua partecipazione al nostro incontro al piú presto!
In ogni caso, fammi sapere se ci sarai entro le ore 15:00 di venerdí 05 marzo.
Prenoteró un tavolo capace di ospitarci tutti.

Ci vediamo tra poco meno di una settimana!

Ciao, Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

PS.: La tua puntualitá nell'arrivare all'incontro ... non ha mai creato grandi problemi allo svolgimento ottimale delle attivitá del Club
ATTENZIONE: ci incontreremo presso la pizzeria Toscana ad Amsterdam!!!

mercoledì 17 febbraio 2010

“Il tema della mia vita sono i poveri.
E’ questo che intendo per terzo mondo. Il
terzo mondo non é un termine geografico e
neanche razziale, ma un concetto
esistenziale.
Indica appunto la vita povera, caratterizzata
dalla stagnazione, dall’immobilismo
strutturale, dalla tendenza alla regressione,
dalla continua minaccia della rovina totale,
da una diffusa mancanza di vie d’uscita.
Sono tanti gli aspetti, le maschere, le forme,
i buchi, i brandelli, le ruggini, i monconi, gli
stracci e le toppe assunti dalla miseria.
Il fatto, il triste fatto, che l’ottanta per cento
della popolazione terrestre viva
nell’indigenza e spesso nella fame la dice
lunga sulla pochezza umana.
Esso dimostra infatti che l’uomo è per
natura un essere inetto, incapace, passivo,
smarrito; una creatura sempre costretta a
cercare Dio, a invocare il suo aiuto, a
supplicarlo di prenderla sotto la sua
protezione.”


Ryszard Kapuscinski,
Lapidarium 

domenica 7 febbraio 2010

"La situazione di non sapere nulla e di cercare di imparare di più è molto seria. Non è uno scherzo. La vera situazione della conoscenza è quella di un uomo nero che in una stanza nera cerca un cappello nero che potrebbe non essere lì. Cosa fa l'uomo nero? Cercherà di sentire, e andando per tentativi cercherà di localizzare il cappello nero nella stanza nera. Il cappello potrebbe non essere lì. E allora scoprirà, quantomeno, che il cappello non c'è, o che non riesce a trovarlo. E' questa la situazione fondamentale in cui si acquisisce conoscenza." Karl Popper

(gigì)

Che cos'è l'asino morbido

Sorpresa sorpresa!
per tutti i presenti all'ultima serata babele, questa sarà una vera rivelazione! Scoperto il significato dell'Asino morbido sulla pizza friulana!
Leggete qui:

"Formaggio dal particolare gusto sapido, leggermente piccante, pronunciato per l'Asìno classico, più delicato per l'Asìno morbido
Forma cilindrica a scalzo dritto e facce piane per l'Asìno classico; forma quadrata per l'Asìno morbido; di dimensioni indicative: altezza di 5-7 cm (anche 12-15 in alcuni casi) e diametro medio di 30-40 cm per l'Asìno classico; altezza di 5 cm e lato di 20 cm per l'Asìno morbido; pasta compatta di colore biancastro senza occhiatura o con occhiatura fine per l'Asìno classico; pasta cremosa, spalmabile, di colore bianco latte e senza occhiatura per l'Asìno morbido;gusto sapido e leggermente piccante, pronunciato per l'Asìno classico, più delicato per l'Asìno morbido;il formaggio Asìno classico e morbido, vengono anche chimati formaggio salato classico e morbido del Friuli, formadi salmistrà e formàio furlàn"

Ciao
Giuseppe

sabato 6 febbraio 2010

il piccolo eroe della settimana

Premesso che rubare non va bene, non si fa, eccetera eccetera...però un piccolo pensiero va al signore arrestato a Roma con 17 libri sotto al cappotto. "Non ho i soldi, ma sono appassionato di libri gialli" si è giustificato. Qui la notizia.



(Raffaele)

mercoledì 3 febbraio 2010

"Gli uomini danno tanta importanza alle parole, per loro sono tutto quello che conta, che ha valore. [...] Gli uomini hanno bisogno di parole per consistere." Erri de Luca

(gigì)

ed ecco il logo (tadaaa!)

Piccolo restyling al sito del Club di Amsterdam. Il logo (originale, eh, mica scopiazzato a tradimento!) viene offerto gentilmente da Roberta. Una volta che c'è il sito, che c'è pure il logo, la conquista del mondo è praticamente dietro l'angolo. Si potrebbero per esempio stampare magliette in numero limitatissimo, con questo logo, in modo poi da indossarle e farsi chiedere agli amici: ah, ma sei del club del libro di Amsterdam? Proprio bella la maglietta, la voglio pure io! Ennò mi dispiace, è stata prodotta in un numero limitassimo. Limitatissimo, guarda. Anzi, quella che indosso è pure un'imitazione. L'originale ce l'ho a casa, che non si sa mai.

Adesso che il sito è pronto, servono le parole. Pronti, via. Scrivete.

(Raffaele.)

domenica 31 gennaio 2010

Resoconto della serata Babele, 29 gennaio 2010

La serata Babele di venerdí scorso è stata proficua! Quanto di piú importante ne è scaturito, segue qui sotto:

(1)
Dopo 4 anni ci siamo dati un nome! Se non c'eri ... indovinello ...

(2)
Giuseppe ha creato il BLOG del Club del Libro. Questo è il link: www.asinomorbido.blogspot.com
Il blog è uno spazio/modo nuovo per partecipare (anche da lontano!) al Club. Sul blog puoi scrivere le tue impressioni, idee, commenti e molto di piú che ti frulli in testa sui libri che stiamo leggendo, sui libri che stai leggendo e sul leggere in generale. Se vuoi partecipare attivamente al blog (con una rubrica, un angolo, un post regolare ...) puoi contatare Giuseppe giuse.cipriani@gmail.com che ti invierá username e password. Per consultare il blog o per lasciare commenti non servono username e password, quindi richiedili se sei interessato-a alla parte di editing e posting. Nel frattempo, buona scrittura e buona lettura ... anche del blog!

(2)
A partire da marzo, ci incontreremo con maggiore frequenza: una volta al mese!
Ogni 2 mesi, ci incontreremo per una serata dedicata alla discussione di un libro (giá conosci il format della serata). Con la stessa candenza, ma a mesi alterni, ci incontreremo per una Serata Babele (leggi qui sotto per maggiori informazioni). Il 5 marzo prossimo, ci incontreremo per parlare di Shantaram. Il 9 aprile ci incontreremo per una nuova serata Babele. Intraprenderemo quest'anno un nuovissimo tipo incontro: il Cul Tur (leggi qui sotto per maggiori informazioni). Questo è il calendario provvisorio degli incontri del Club del Libro 2010:

5 marzo Club del Libro: Shantaram
9 aprile Serata Babele: Brasile
7 maggio Club del Libro
4 giugno Serata Babele
2 luglio Club del Libro
6 agosto Serata Babele
3 settembre Club del Libro
1 ottobre Serata Babele
5 novembre Club del Libro
3 dicembre Serata Babele

(3)
Abbiamo discusso del format della Serata Babele.

- La Serata Babele avrà un carattere più 'sociale' e sarà dedicata ad un tema, che sceglieremo ogni volta in precedenza. Il tema scelto per la prossima Serata Bable è: 'Brasile'. Parleremo di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri ed ha a che fare, in un modo o nell'altro con il Brasile. Magari Brasile può essere la parola contenuta nel titolo di un romanzo che avete letto, che vi ha appassionati e del quale volete parlare. Oppure, un romanzo è ambientato in Brasile o lo scrittore che piú amate è brasiliano. O magari del Brasile sapete qualcosa che riguarda il mondo dell'editoria. O forse esiste un Club simile al nostro, in Brasile del quale fare parte ... Insomma, tutto quanto ha a che fare con i libri e con la parola Brasile.

- Nel corso della Serata Babele intraprenderemo una nuova attività: lo 'Scambio di Libri'. C'è un libro che fortemente ami e che credi che abbia un messaggio universale e che desideri che tutti leggano? Portalo con te, presentalo con ardore e prestalo a chi avrà dato ascolto al tuo messaggio. O c'è forse un libro che fortemente odii e che vorresti non vedere più sul tuo scaffale dei libri ma non hai il coraggio di gettare alle fiamme? Portalo con te e regalalo ... a chi vorrà adottarlo. I libri prestati verranno necessariamente anche ritornati.

(4)
Intraprenderemo il nostro primo Cul Tur!
In data ancora da definire, tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, nello spazio di un giorno, viaggeremo attraverso lo spazio geografico dell'Olanda e nel tempo. Ispirati dal romanzo 'La ragazza con l'orecchino di perla' (Tracy Chevalier) visiteremo la Mauritshuis a Den Haag e la città di Delft. Maggiori dettagli seguiranno.


Non dovrei aver dimenticato nulla, tranne forse di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla serata, hanno condiviso le loro idee e le hanno anche già realizzate. Il BLOG del Club del Libro è già una realtà. Ed ora, ancor più il Club del Libro siete voi. il Club del Libro siamo noi!

Ci vediamo il 5 marzo e parleremo di Shantaram.

Ciao,

Alberto

sabato 30 gennaio 2010

"E ora intreccerò per te in un solo racconto alcune novelle del genere milesio, e se mi presterai il tuo benevolo orecchio te lo accarezzerò col divertente mormorio della mia storia, perché tu non disdegni di dare un'occhiata a questo papiro egizio, vergato con l'arguzia di una penna nilotica. Ammirerai creature e destini umani tramutati in forme diverse, e poi di nuovo riportati alla loro natura, con alterna vicenda."
Apuleio, Metamorfosi (L'asino d'oro)

(gigì)

Incontro di Marzo: Shantaram

5 Marzo 2010 ore 19:30 

Ceneremo insieme presso il ristorante Toscana (Haarlemmerstraat 130, www.restaurant-toscana.nl) e parleremo di "Shantaram" scritto da Gregory David Roberts.

Nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. È diventato eroinomane dopo la ...separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l'Australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in Australia a scontare la sua pena. E raccontare la sua vita in un romanzo epico di più di mille pagine.