Prossimo incontro

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Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

lunedì 29 marzo 2010

Come una talpa

"Esplodere o implodere - disse Qfwfq - questo è il problema: se sia più nobile intento espandere nello spazio la propria energia senza freno, o stritolarla in una densa concentrazione interiore e conservarla ingoiandola. Sottrarsi, scomparire, nient'altro; trattenere dentro di sè ogni bagliore, ogni raggio, ogni sfogo, e soffocando nel profondo dell'anima i conflitti che l'agitano scompostamente, dar loro pace, occultarsi, cancellarsi: forse risvegliarsi altrove, diverso."

ITALO CALVINO, Cosmicomiche

giovedì 18 marzo 2010

Marziani e macchine volanti

«Come sono dunque gli abitanti di Marte? Somigliano a noi?»
«Dalle descrizioni che abbiamo ricevuto da loro, non sono affatto simili a noi; tuttavia in fatto di civiltà e di scienza, sembra che non siano a noi inferiori. Figuratevi, zio, che hanno delle teste quattro volte più grosse delle nostre e che quindi, con un simile sviluppo di cervello, non devono essere più arretrati di noi.»
«Ed il corpo?»
«I martiani, da quanto abbiamo potuto comprendere, sono anfibi che rassomigliano alle foche, con braccia cortissime, che terminano con dieci dita, e piedi molto grandi e palmati.»
«Dei veri mostri, insomma!» esclamò Toby, che ascoltava con viva curiosità quei particolari.
«Non sembra infatti che siano troppo belli» rispose Holker. «Ma andiamo a prendere il tè, o lo troveremo freddo. Riparleremo dei martiani e del loro pianeta quando saremo alla stazione ultrapotente di Brooklyn.»
Lasciarono la stanza ed entrarono nel salotto. La piccola ferrovia con un solo vagoncino, stava ferma all'estremità della piastra di metallo. Non fu però quella che attrasse l'attenzione di Brandok e del dottore, bensì un'ombra gigantesca che si agitava dinanzi alle due ampie finestre.
«Che cos'è?» chiesero, slanciandosi innanzi.
«Il mio Condor» rispose tranquillamente Holker.
«Un pallone dirigibile?» chiese.
«No, signori, una macchina volante che funziona perfettamente, dotata d'una velocità straordinaria, tale da poter gareggiare colle rondini ed i colombi viaggiatori. Ve n'erano ai vostri tempi?»
«Qualche pallone dirigibile, sempre pericoloso» disse Toby.
«E siccome i palloni causavano troppe disgrazie, noi da cinquant'anni abbiamo abbandonato l'idrogeno per le ali. Prendiamo il tè, poi avrete il tempo di osservare il mio Condor e di vederlo manovrare.»

Da "Le meraviglie del duemila", Emilio Salgari

giovedì 11 marzo 2010

Di Balasciam

Balasciam è una provincia che la gente adorano Malcometo, e ànno lingua per loro. Egli è grande reame e discende lo re per reditade; e scese del legnaggio d'Allesandro e de la figlia di Dario, lo grande signore di Persia. E tutti quegli re si chiamano Zulcarnei in saracino, ciò è a dire Ales[a]ndro, per amore del grande Allexandro.
E quivi nasce le priete preziose che si chiamano balas[c]i, che sono molto care, e cavansi ne le montagne come l'altre vene. E è pena la testa chi cavasse di quelle pietre fuori del reame, perciò che ve n'à tante che diventerebboro vile. E quivi, in un'altra montagna, † ove si cava l'azurro, e è 'l migliore e 'l piú fine del mondo; e le pietre onde si fa l'azurro, è vena di terra. E àvi montagne ove si cava l'argento.
E la provincia è molto fredda. E quivi nasce cavagli assai e buoni coritori, e non portano ferri, sempre andando per le montagne. E nascevi falconi molto volanti e li falconi laineri: cacciare e uccellare v'è lo migliore del mondo. Olio non ànno, ma fannone di noci. Lo luogo è molto forte da guerra; e' sono buoni arcieri e vestonsi di pelle di bestie, perciò ch'ànno caro di panni. E le grandi donne e le gentili portano brache, che v'è ben 100 braccia di panno bambagino, e tal 40 e tal 80; e questo fanno per parere ch'abbiano grosse le natiche, perché li loro uomini si dilettano in femine grosse.

Marco Polo, Il Milione

lunedì 8 marzo 2010

"Ho un quaderno su cui ricopio le frasi che mi hanno fatto scattare, che mi hanno fatto voltare indietro e forzare le cose risapute da una diversa breccia. Le pagine che cerco hanno questo effetto: un paio di occhiali giusti sul naso di un bambino che fino a quel momento non aveva mai saputo di essere miope. Allora si accorge degli occhi del suo cane, dell'artiglio del gatto, della gola tesa del gallo che grida. Di frase in frase il quaderno cresce e non contiene i libri, ma la felicità incontrata. Così divento contemporaneo delle pagine amate e non dei miei anni." ERRI DE LUCA, In alto a sinistra

Ecco, il raglio della settimana vorrebbe essere un posticino così. Un tinello pubblico in cui ciascuno entri e appoggi una frase che l'ha fatto fermare e tornare un passo indietro, una volta, per il gusto di rifare quel passo.

domenica 7 marzo 2010

Prossima Serata Babele - 9 aprile 2010 - Brasile

Carissima - o,

Ho il piacere di invitarti alla prossima Serata Babele che si svolgerá
Venerdì 9 aprile alle 19:30, ad Amsterdam
e che avrá come tema il Brasile.

Ceneremo insieme e parleremo di tutto ció che é o che é collegato al Brasile e che riguarda il mondo dei libri.

Nel corso della serata, per la prima volta, introdurremo anche lo scambio di libri.

Ognuno dei partecipanti alla serata avrá l´opportunitá di farsi accompagnare da un libro.
L´idea é quella di presentare il libro che ci accompagna ai partecipanti alla serata.
A discrezione dell´accompagnatore, il libro potrá essere regalato o imprestato (nel secondo caso il ritorno del libro al legittimo proprietario si impone).

Quindi, fatti accompagnare dal libro che tu credi che tutti debbano leggere e che vuoi prestare ... o porta un libro che credi non sia da leggere, ma non avendo il coraggio di gettarlo ... lo vuoi regalare.

La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming backs del Club) ed ad ogni libro. Sará come al solito polifonica e plurale di idee in libertà.

Possibilmente, organizzeremo il nostro incontro in un posto alternativo a Toscana.
Ancora non so esattamente dove. Se hai un suggerimento ... condividilo senza esitazione con lo scrivente, per favore!

In prossimità del 9 aprile ti manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro.
Ti informerò sul luogo preciso dell´appuntamento e ti chiederò conferma sulla tua partecipazione.

Ti ricordo che su Facebook, trovi la pagina del Club del Libro cercando: Club del libro (Amsterdam). Se già non lo sei, puoi diventare membro del Club anche su Facebook. Visitando la pagina, avrai la possibilità di conoscere ed interagire con gli altri iscritti al Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Da circa un mese, esiste anche il BLOG del Club del Libro.
Il blog è la più nuova delle attività del Club! È uno spazio carico di energia, libero ed interamente aperto alla tua partecipazione. Sei di penna facile? Scrivi anche qui! Il nostro Blog è giovane ma già ben visitato. Quindi le tue parole saranno sicuramente lette ed apprezzate. Leggere il nostro blog è poi consigliato dalle 3 alle 5 volte a settimana, se vuoi mantenere il cuore allegro e la mente allerta. Ora tocca a te.
 
Ci vediamo il 9 aprile per una nuova Serata Babele!

Ciao,

Alberto

Prossimo Club del Libro - 7 maggio 2010 - Il dio delle piccole cose (Arundhati Roy)

Carissima - o,

Eravamo un gruppo ben nutrito, lo scorso venerdì sera. Abbiamo sormontato costrizioni difficili da immaginare, unito tavoli, serrato sedie, superato (di misura) francofoni decibel di alcol e … fatto buon viso a cattiva pizza. Sul forum tabulorum, incespicando sul’italjano gorto che deppiú nun ze pó, abbiamo dato vita alla serata che ha aperto il VI glorioso anno dell’era del Club del Libro (marzo é il mese nel quale il Club del Libro festeggia la sua nascita).

Grazie a tutti per esserci stati e per la bella discussione che siamo riusciti ad avere.

Abbiamo parlato di "Shantaram" scritto da Gregory David Roberts.

Il giudizio collettivo espresso su "Shantaram" si sintetizza in un 3,2 su 5, quindi non male.
Questo lungo romanzo, autobiografico, ci ha coinvolti e ci è piaciuto a sufficienza. La sua trama è ben costruita. Il soffritto è a base di un-criminale-dal-cuore-buono in fuga, un mondo magico e misterioso racchiuso in una città ed una-donna-fatale. Gli altri ingredienti che compongono questo gustoso curry sono mille personaggi e mille avventure che si susseguono senza interruzione, una più rocambolesca ed incredibile dell’altra, per 8 anni, nelle vie, taxi, alberghi, caffè, vicoli, slum, baracche, ristoranti, moschee, bordelli, palazzi in costruzione, appartamenti, prigioni, stamperie clandestine, set cinematografici, fumerie d’oppio, club, ville di Mumbai. I sapori saranno anche quelli di altre parti dell’India, con aggiunta di Africa Pakistan ed Afganistan. Molte pagine sono scritte in maniera succulenta ed hanno la capacità di coinvolgerci interamente nei sapori ed odori della storia, facendoci provare emozioni e sensazioni come se le stessimo vivendo insieme allo scrittore. Il libro cuoce sicuramente bene fino ai suoi 3/4 ed in tutta fretta ce lo divoriamo. Poi la trama scuoce e cede, il ritmo si perde ed il dubbio si insidia tra i giorni da leone, senza fine, narrati dal protagonista. Il racconto si raffredda all’ultimo, il libro inizia a pesare alle braccia. Le ultime pagine diventano lunghe e faticose da girare. Cosa rimane quando l’ultima pagina e l’ultima parola sono state ingerite dagli occhi? Cosa dire? Forse, … solo … un aspro, per favore.

La prossima volta lasciamo il romanzo d’avventura ma non lasciamo l’India.
Abbiamo scelto di leggere "Il dio delle piccole cose", romanzo scritto da Arundhati Roy. In chiusura a questo messaggio trovi un´introduzione al romanzo.

Venerdì 7 maggio alle 19:30, ad Amsterdam, c´incontreremo per parlarne.

Possibilmente, organizzeremo il nostro incontro in un posto alternativo a Toscana.
Ancora non so esattamente dove. Se hai un suggerimento ... condividilo senza esitazione con lo scrivente, per favore!

In prossimità del 7 maggio ti manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro.
Ti informerò sul luogo preciso dell´appuntamento e ti chiederò conferma sulla tua partecipazione.

Su Facebook, trovi la pagina del Club cercando: Club del libro (Amsterdam). Se già non lo sei, puoi diventare membro del Club anche su Facebook. Visitando la pagina, avrai la possibilità di conoscere ed interagire con gli altri iscritti al Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Da circa un mese, esiste anche il BLOG del Club del Libro.
Il blog è la più nuova delle attività del Club! È uno spazio carico di energia, libero ed interamente aperto alla tua partecipazione. Sei di penna facile? Scrivi anche qui! Il nostro Blog è giovane ma già ben visitato. Quindi le tue parole saranno sicuramente lette ed apprezzate. Leggere il nostro blog è poi consigliato dalle 3 alle 5 volte a settimana, se vuoi mantenere il cuore allegro e la mente allerta. Ora tocca a te.

Gli altri libri proposti nel corso della serata di venerdì sono stati:
Che La Festa Cominci - Niccolò Ammaniti
La cena - Herman Koch
Un indovino mi disse - Tiziano Terzani
Novecento. Un monologo - Alessandro Baricco
Preghiera per un amico- John Irving
Il sergente nella neve - Mario Rigoni Stern
La misura del mondo - Daniel Kehlmann
Imprimatur - Monaldi & Sorti (… casa editrice De bezige bij! Disponibile su hoepli.it)

Fuori concorso: Karma Cola - Gita Mehta (il libro non è uscito in italiano).

Puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi di Amsterdam. Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo. (Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl).

SCHEDA LIBRO:


Il dio delle piccole cose
TEA (p. 357)

"Il dio delle piccole cose" narra la vicenda di una donna, Amnu, figlia di un alto funzionario,che  lascia il marito, alcolizzato e violento, per tornarsene a casa con i suoi due bambini, i gemelli Estha e Rahel. Secondo la tradizione indiana, una donna divorziata è priva di qualsiasi posizione sociale riconosciuta. Nell'India meridionale dei tardi anni Sessanta, una donna divorziata si ritrova a condurre una vita non facile. A maggior ragione se commette l'errore imperdonabile di innamorarsi di un paria, un intoccabile, per lei non vi sarà più comprensione, né perdono. Attraverso lo sguardo di Estha e Rahel, legati nel profondo da "un'unica anima siamese", il libro ci racconta una grande storia d’amore che entra in conflitto con le convenzioni. Viaggiamo in un Paese, dove tradizione e modernità e leggi non scritte continuano a governare le vite di chi lo abita. Entreremo in un mondo fatto di piccoli eventi, di cose ordinarie che sembrano di nessuna importanza, ma che sono cariche di un significato più profondo e in cui sembra rispecchiarsi una verità universale.

Ci vediamo il 7  maggio per il Club del Libro!

Ci vediamo invece il 9 aprile per una Serata Babele che avrà come tema il Brasile.

Sperderò maggiori informazioni sulla Serata Babele in un messaggio separato, successivo a questo. Troverai tutte le informazioni sulla Serata Babele e sul Club del Libro anche su Facebook.

Ciao,

Alberto

sabato 6 marzo 2010

Mamma maestra ha detto:

Editare. Dal latino edo, edere, edidi, editus. Ebbene si'. Prima noi, poi gli inglesi.

Magliette del Club

Cari tutti,
alla serata di oggi è spuntata fuori l'opzione di stampare le magliette con il nuovo logo del club del libro, che sarebbero disponibili in modello uomo e donna.
Per poter chiedere un preventivo avremmo bisogno però di sapere al più presto chi fosse interessato, e il tipo & taglia richiesta.
Se siete interessati inviate quindi un'email al più presto (lunedì sera al più tardi) all'indirizzo asinomorbido@gmail.com, indicando modello e taglia desiderati. Per ora stiamo richiedendo il preventivo, quindi inviare la mail NON COMPORTA ANCORA L'ACQUISTO.

Grazie a tutti,
Giuseppe

giovedì 4 marzo 2010

"Dobbiamo essere felici."
"Sarebbe difficile non esserlo."
"Dovremmo proprio impegnarci per non esserlo."
"Abbiamo un compito preciso."
"Abbiamo dei vantaggi."
"Abbiamo una base da cui permetterci di rischiare."
"Una rete su cui cadere."
"Questo si chiama lusso."
"Lusso di spazio e di tempo."
"Qualcosa di raro e prezioso."
"Che quasi non ha precedenti nella storia."
"Dobbiamo fare cose eccezionali."
"Dobbiamo."
"Sarebbe vergognoso non farle."
"Prenderemo quello che abbiamo avuto in dono e uniremo la gente."
"E cercheremo di non sembrare così terribilmente teste di cazzo."
"Giusto. Da adesso in poi."

Dave Eggers, L’opera struggente di un formidabile genio.

(Me lo avete fatto venire in mente con i commenti all’altro post… Che poi il mio pezzo preferito e’ un altro, ma quell’altro e’ cupo, cupissimo. Gigi’)

mercoledì 3 marzo 2010

Il vostro romanzo di formazione

Cosa sia nella critica letteraria un romanzo di formazione (o Bildungroman, se vogliamo fare i fighi) possiamo leggerlo qui.

A me interessa invece aprire una discussione sui nostri gusti, quei romanzi che ci hanno formati o che quantomeno nel periodo in cui crescevamo come persone e come lettori per periodi più o meno lunghi ci hanno appassionati. Probabilmente perché indipendentemente dai suoi meriti letterari in quel momento qualcosa in quella storia o nel modo di raccontarla stava parlando a qualche elemento della nostra vita.

In fondo quando studiavo l'interpretazione psicologica delle fiabe per un esame di Storia della Letteratura per l'infanzia, ho scoperto che funziona così anche per i bambini.

Però noi adesso siamo grandi e ci fa piacere passare, a seconda dei gusti, per persone di mondo, grandi, belli, magri, raffinati, che non si fermano alle apparenze ma ricercano la sostanza delle cose e no, le barzellette di Totti no, quando mai, massì, ah, sta davvero nello scaffale? Eh, ma me le deve aver regalate qualche decerebrato, no, io no, Totti, ma chi è? il filosofo Totti? L'antropologo? Il padre del destrutturalismo podale? insomma what's Totti? Ecco, a volte è così, ci sentiamo definiti dalle nostre letture. E non è esatto.

Io invece vorrei spezzare una lancia in favore di tutte le schifezze che ci siamo letti da giovani amandole, perché è stata anche quella fase lì a permetterci di formarci un gusto come lettori e se una cosa ci è piaciuta sarà anche il caso di dirlo serenamente, no? Ce lo vogliamo raccontare?

Comincio io.

Io ho letto (di nascosto, mia madre povera donna credeva davvero che mettendoli sullo scaffale più alto erano al sicuro, mentre sappiamo tutti quanto in alto riesca ad arrampicarsi un bambino curioso) per anni con passione, curiosità e le guanciotte rosse dalla tensione TUTTA LA SERIE DI ANGELICA. Mon quelle belle copertine con su Michelle Mercier, bellissima e bionda, protagonista della serie televisiva tratta da... che non ho mai avuto il piacere di vedere.

Avete presente, no, la serie di romanzoni storici creata da Anne e Serge Golon? con tanti dettagli favolosi sulla corte del re Sole e dintorni, i coloni in America, i pirati barbareschi nel mediterrano e tante altre nozioni importanti? No, dico saranno stati almeno 14 titoli spalmati negli anni. Ecco.

Drogate eravamo, io e mia madre, anche se convengo che leggermi da bambina dei dragoni del re che invadevano i villaggi e violentano bambine e ragazze (che poi si buttavano nel pozzo per la vergogna o partorivano il figlio della colpa e trovavano sempre qualcuno che glielo rinfacciava) per dare una lezione ai villici (*storico, come dicevano i fumetti della Bonelli) non sarà forse stata la cosa più rasserenante ed educativa. Però, passione pura, una parola dopo l'altra, una riga dopo l'altra, una pagina dopo l'altra, un volume dopo l'altro.... (basta, la serie è finita, tiriamo un sospiro di sollievo e passiamo ad altro).

Anche così si crescono piccoli lettori. Non come alle medie che la prof pedagogica ci costrinse  prendere in prestito un libro dalla biblioteca e farne il solito riassunto e io riportai il mio il pomeriggio dopo ma non valeva, e così mi toccò leggere e fare il riassunto di un mio amico che povero cristo, come dargli torto, gli era toccato Il taglio del bosco di Carlo Cassola, che dico io come si fa? a un ragazzino a cui già non piace leggere? Dargli Cassola? o Cesare Pavese, che l'avevo in bagno da un po' e l'ho prestato con gioia a un ospite di passaggio, che spero dimentichi di restituirmelo.

Ma dategli Harry Potter, dategli Robinson Crusoe, dategli L'ultimo dei Mohicani, che spero qualcuno abbia ritradotto, perché ho ritrovato i miei e con entusiasmo ho provato a leggerli ai figli, ma nulla, una lingua, uno stile, da buttare direttamente a mare, che la lingua si evolve e i gusti dei lettori pure. Di questo parleremo in un  altro post però.

Adesso quello che vi chiedo è di reagire numerosi e raccontarmi i titoli inconfessabili delle vostre letture preferite da bambini e/o ragazzi. ce magari sono passati tanti anni, abbiamo elaborato e se ne può parlare serenamente, no?