Prossimo incontro

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Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

domenica 8 luglio 2012

Prossimo Club del Libro: venerdì 7 settembre 2012, h 19:30, La perla (John Steinbeck)

Carissimi, Venerdì 7 settembre alle ore 19:30, c´incontreremo presso il Ristorante Pizzeria Pinsa’s in Spaarndammerstraat 772, 1013 TJ Amsterdam [zona Westerpark], per parlare de "La perla", di John Steinbeck, (romanzo che abbiamo scelto di leggere per la prossima volta). Una breve introduzione al romanzo è qui sotto. In prossimità della data del prossimo incontro invierò un messaggio per riportarvi l’evento di nuovo alla memoria. Gli altri libri proposti nel corso della scorsa serata sono stati: - Scorrete lacrime, disse il poliziotto (Philip K. Dick) - Ma c'erano gli zingari in Olanda? Emarginazione, eliminazione, rimozione. (Jeannette E. Koch) - Pastorale americana (Philip Roth) - Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta (Robert M. Pirsig) - Qualcosa di scritto (Emanuele Trevi) SCHEDA LIBRO Titolo: La perla Autore: Steinbeck John Prezzo: € 7,90 (copertina) Pagine: 112 Editore: Bompiani Sinopsi: Scritto nel 1947, questo breve ed intenso racconto non é privo di complessità. Inserito nel contesto geografico e sociale a lui caro (la California pervasa dall'indigenza) e segnato dai suoi personaggi di culto (un’umanità ricca di sentimenti, sogni e speranze ed intrappolata in relazioni sociali disperate), Steinbeck produce un racconto intenso in cui affronta con chiarezza il tema ancestrale di relazione tra il bene ed il male. Trama: Una famiglia poverissima di pescatori di perle della Bassa California necessita di denaro per sostenere le cure mediche del figlio. Allo scopo, si accanisce nel lavoro fino a trovare, sul fondo marino, una perla di straordinaria grandezza e valore. All'evento, i compaesani iniziano a manifestare un interesse spropositato verso la famiglia di pescatori … e la loro improvvisa fortuna. Nel difendersi da un tentativo di rapina, il capofamiglia si macchia di un omicidio. Mentre si nasconde con la moglie ed il figlio nella casa del fratello, la loro squallida dimora viene data alle fiamme. La famiglia fugge allora dal villaggio ma alcuni loschi individui si mettono sulle loro tracce senza dar loro tregua. Riescono infine a trovarli. Stremato e privo di alternative, il capo famiglia decide di affrontare gli inseguitori. L’irreparabile accade quando un colpo d'arma da fuoco ne uccide il figlio. Dopo aver vendicato la morte del figlio, la coppia ormai sola torna al villaggio natale. Celebrata come speranza di vita migliore, la perla ha aggravato la loro rovina e per questo il pescatore la restituisce al mare a cui appartiene. Note sull'autore: John Ernst Steinbeck nacque a Salinas (California) il 27 febbraio 1902. Durante gli anni universitari (s’iscrisse a biologia presso la Stanford University), pubblicò novelle e poemi satirici su alcuni periodici locali. Lasciò l’università senza laurea e nel 1925 partì per New York, dove cercò di fare il giornalista free lance. Presto tornò in California. Dopo un periodo passato nella Sierra Nevada si stabilì a Pacific Grove dove diede inizio ad una feconda e fortunata produzione letteraria che lo condusse al successo. Il primo riconoscimento di pubblico e critica lo raggiunse nel 1935, quando uscì "Pian della Tortilla". Nel 1937 seguì "Uomini e topi", per il quale Steinbeck curò anche la riduzione teatrale. Nel 1939 uscì “Furore” (The Grapes of Wrath), che gli aggiudicò il premio Pulitzer (dal soggetto del libro, l’anno successivo, fu tratto un film per la regia di John Ford). Durante il secondo conflitto mondiale Steinbeck fu il corrispondente di guerra, in Europa ed Africa, per il New Herald Tribune. Nel 1942 pubblicò "La luna è tramontata", romanzo ispirato alla Resistenza norvegese ed unico da lui dedicato alla guerra (anche da quest’opera fu tratto un dramma di successo). Tornato in America, alternò la sua attività di scrittore ad una serie di viaggi (anche in Italia) durante i quali accumulò materiale per opere di narrativa, reportage, libri di viaggio. A questo genere appartiene il suo ultimo lavoro, "Viaggio con Charlie", un diario in cui Steinbeck descrisse le proprie impressioni sull'America, nate nel corso di un tour di tre mesi che lo portò ad attraversare in camion quaranta Stati. Nel 1962 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Colpito da un attacco cardiaco, John Steinbeck si spense a New York il 20 dicembre 1968. Buona lettura ed alla prossima! Ciao,

Incontro: L'isola

Carissimi, Abbiamo trovato una nuova sede d’incontro e ci siamo incontrati presso la pizzeria Pinsa’s, ieri sera. Li abbiamo parlato de "L’isola" di Aldous Huxley esprimendo un giudizio collettivo di favore verso questo romanzo equivalente ad un bel 4 (su 5). Che dir di più? Una piccola isola, remota ed inaccessibile, da qualche parte nei pressi dell'Indonesia. Pala è libera della protezione di un Dio o Padrone (ed ogni suo contrario in cielo e variazione in terra che ne giustifichino destino ed esistenza). Com'è priva di “miracoli-sciagure”, sgonfia di “predestinazione-sofferenza-purezza-peccato”, indifferente alle tentazioni consumistiche. È un laboratorio abitato da un’ammirabile ed amabile umanità, che ha creato e mantiene un equilibrio di “sanità” (… non perfezione) individuale e collettiva elevatissimo. Fondata sulla totale fiducia individuale, rispetto reciproco e cosciente consapevolezza, Pala è organizzata in armonia con il suo ambiente ecologico. La felicità individuale e collettiva dei suoi abitanti è lo scopo dell’esistenza della sua organizzazione statale. Ogni individuo è riconosciuto come unico e "sorretto" –in ogni momento della sua evoluzione psichica e fisica. Ognuno, pienamente integrato ed in armonia con il contesto, possiede la libertà ed il potere indispensabili alla consapevolezza ed alla felicità. Poiché Pala si fonda sui suoi abitanti ed il suo equilibrio è una risultante (non una costante), la sua sorte non può che dipendere dall’agire d'ognuno in unità. Un solo egoismo ed un solo atto di individualismo basteranno a distruggerla. I palinesi e Will Farnaby invitano “il lettore” ad essere partecipe di una serie di dialoghi a tema filosofico, storico, religioso, scientifico, sociale, psicologico, economico … di straordinario interesse. La penna di Huxley regala, con sapiente maestria paesaggi sublimi, un popolo bello e radioso ed un finale tragico ma non senza speranza. Scritto 50 anni fa, L’isola è un romanzo bello, fresco ed attuale oggi come, probabilmente, il lettore del momento nel quale fu pubblicato per la prima volta lo avrà trovato fantascientifico, geniale ed utopico. Da leggere (e rileggere). Ciao