domenica 8 luglio 2012
Incontro: L'isola
Carissimi,
Abbiamo trovato una nuova sede d’incontro e ci siamo incontrati presso la pizzeria Pinsa’s, ieri sera.
Li abbiamo parlato de "L’isola" di Aldous Huxley esprimendo un giudizio collettivo di favore verso questo romanzo equivalente ad un bel 4 (su 5). Che dir di più?
Una piccola isola, remota ed inaccessibile, da qualche parte nei pressi dell'Indonesia. Pala è libera della protezione di un Dio o Padrone (ed ogni suo contrario in cielo e variazione in terra che ne giustifichino destino ed esistenza). Com'è priva di “miracoli-sciagure”, sgonfia di “predestinazione-sofferenza-purezza-peccato”, indifferente alle tentazioni consumistiche. È un laboratorio abitato da un’ammirabile ed amabile umanità, che ha creato e mantiene un equilibrio di “sanità” (… non perfezione) individuale e collettiva elevatissimo. Fondata sulla totale fiducia individuale, rispetto reciproco e cosciente consapevolezza, Pala è organizzata in armonia con il suo ambiente ecologico. La felicità individuale e collettiva dei suoi abitanti è lo scopo dell’esistenza della sua organizzazione statale. Ogni individuo è riconosciuto come unico e "sorretto" –in ogni momento della sua evoluzione psichica e fisica. Ognuno, pienamente integrato ed in armonia con il contesto, possiede la libertà ed il potere indispensabili alla consapevolezza ed alla felicità.
Poiché Pala si fonda sui suoi abitanti ed il suo equilibrio è una risultante (non una costante), la sua sorte non può che dipendere dall’agire d'ognuno in unità. Un solo egoismo ed un solo atto di individualismo basteranno a distruggerla. I palinesi e Will Farnaby invitano “il lettore” ad essere partecipe di una serie di dialoghi a tema filosofico, storico, religioso, scientifico, sociale, psicologico, economico … di straordinario interesse. La penna di Huxley regala, con sapiente maestria paesaggi sublimi, un popolo bello e radioso ed un finale tragico ma non senza speranza. Scritto 50 anni fa, L’isola è un romanzo bello, fresco ed attuale oggi come, probabilmente, il lettore del momento nel quale fu pubblicato per la prima volta lo avrà trovato fantascientifico, geniale ed utopico. Da leggere (e rileggere).
Ciao
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento