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Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

mercoledì 7 marzo 2012

Incontro: La scimmia nuda

Carissimi, Venerdì 2 marzo ... c'é stato il Club del Libro, diranno subito i miei lettori. Si ragazzi, avete ragione. Il 2 marzo era anche il momento di celebrazione del sesto "compleanno" del Club del Libro. A coloro che non ci potevano essere ieri sera: spiacente, vi siete persi una festa strepitosa! (A coloro che ha riconosciuto l'ispirazione all'incipit di questo messaggio: ... tutto chiaro per quel che riguarda la festa???). 6, numero perfetto, armonioso e pacifico é strictly "TLC". I ben informati dicono, che il mondo é stato creato in 6 giorni ... Dopo avervi profuso tutta questa saggezza, mista a confusione, passo a raccontarvi, che come da programma, ci siamo incontrati per parlare de "La scimmia nuda", saggio "su noi" scritti dallo zoologo inglese Desmond Morris. Il giudizio collettivo espresso é 4 (su 5). Ne "La scimmia nuda" Morris studia l'essere umano ovvero analizza la nostra specie. Il tema affrontato richiede l’interesse iniziale del lettore verso l’argomento, la sua curiosità ed una volontà di concentrazione nella lettura. Detto questo, il libro è interessante, scorre piacevolmente, ed a tratti è percorso da tratti tipicamente British di ironia. Il tema trattato e le conclusioni presentate ne riescono convincenti sebbene alla fine si tratti di ipotesi scientifiche. Il saggio si compone di 8 capitoli in ognuno dei quali Morris descrive uno dei nostri tratti salienti (origini, sessualità, allevamento, esplorazione, aggressione, alimentazione, comfort e animali). Morris ne conclude, che al di là di condizionamenti culturali che ci sono imposti e di tratti biologici distintivi propri (e non irrilevanti!), "La Scimmia Nuda" é relazionabile al resto del mondo animale più prossimo al suo, ovvero a quello dei primati. Datato 1967, alcune parti di questo saggio potrebbero essere riviste ed aggiornate. Dire oggi che questo saggio é inquietante, spiazzante e dissacrante come lo è stato nel momento della sua prima edizione é forse eccessivo. Le potenti idee esposte da Morris si sono consolidate nel nostro abituale modo di pensare. Ma allora, leggerlo? Sicuramente! Perché? Questo libro non sminuisce certamente la complessità umana e certamente non ne esaurisce il tema. Al contrario ci arricchisce di conoscenza e ci regala un’ulteriore chiave di conoscenza per poter cercare di capire: “da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo”.

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