Prossimo incontro

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Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

lunedì 26 gennaio 2015

UN PO' IN RITARDO ........ MA PUBBLICHIAMO VOLENTIERI

Serata club del libro 9-1-2015

“Ma si sono scatenati tutti gli elementi della Natura giusto stasera…?” É questo quello che pensavo venerdi sera mentre pedalavo contro il vento forza 6 con la pioggia che arrivava da tutte le direzioni. “Ma perché cavolo sono uscita? Saranno le maledizioni di Saramago: sicuramente qualcuno non avrá letto il libro!”
Carissimi amici lettori,
Anche questa volta ci siamo incontranti per discutere del nostro libro del mese: “Cecitá” di José Saramago. Vi assicuro che é stata dura tentare di essere presenti … Malgrado ció é stato quasi un plebiscito! Il libro ne valeva sicuramente la pena. É da tempo che non eravamo cosí in tanti: eravamo in 14! Naturalmente c’ erano i fedelissimi: Francesco, Dario, Alessandro, Pina, Myra, Claudio, Lida, Fabrizio, Giorgio e la sottoscritta. La sorpresa é che sono arrivati ad allietare la serata anche 4 nuovi lettori: Caterina, Paolo, Stefano e Bridget. Fortunatamente “quasi tutti” avevano letto il libro ;)….
Come di consueto, dopo i dovuti convenevoli e rispettando le nostre nuove regole c’ é stata una introduzione sul nostro autore da parte di colei che ha presentato il libro nella sessione precedente. Non ci é sconosciuto Saramago: nel passato abbiamo giá letto di lui altri 2 libri: “Memoriale del convento” (1982) e “Tutti I nomi” (1997). Nonostante ció l’ impatto con il soggetto del libro ci ha dato una una visione sottile ed approfondita della personalitá stessa dello scrittore: un vero manifesto del suo “pessimismo antropologico” direi. Il libro é stato pubblicato nel 1995. Questo libro ha probabilmente anche segnato il suo esordio a livello internazionale. Il romanzo successivo “Saggio sulla luciditá” puó essere considerato una sorta di “seguito” del nostro romanzo: il nostro nuovo amico Stefano lo stava giá leggendo. Tre anni dopo l’ autore riceveva il Premio Nobel per la Letteratura. Il suo stile fatto di frasi lunghissime, senza punti, con una interminabile serie di virgole e senza nomi é risultato ad alcuni un po’ stancante. Alcuni hanno definito questo stile faticoso: capire e seguire un dialogo senza i due punti e le virgolette (sebbene la lettera maiuscola venga usata) puó stonare il ritmo di lettura.
Non staró qui a tediarvi sulla trama che potete leggere dovunque sul web. La valenza simbolica del romazo é ció che lo ha reso cosí celebre. A tratti é addirittura violento e crudo nella descrizione delle conseguenze sulla natura dell’uomo di un ritorno a condizioni di vita per cosí dire “quasi primordiali”. Il romanzo descrive quella che é stata definita la “disumanizzazione” dei protagonisti. Come spesso succede nei romanzi di Saramago, da un fattore scatenante (la cecitá improvvisa del primo personaggio) che si verifica in un luogo ed in una situazione fuori dal tempo viene fuori una storia intricata che é solo lo spunto per descrivere con una lente di ingrandimento il comportatmento dell’ uomo ed il suo pensiero. La societá riportata in una situazione definita da alcuni critici di “tabula rasa” (tutti diventeranno infatti col tempo ciechi ) non é in grado di ricostruire se stessa e di riscattarsi con la solidarietá e l’ auito reciproco. La natura profondamente pessimistica del nostro autore traspare in ogni pagina del libro. La speranza é affidata ad una unica persona: “la moglie del medico”.
La discussione é stata subito molto accesa. “Si tratta di un lieto fine?” ha chiesto qualcuno. Non tutti erano dello stesso parere. Alla fine del libro, senza una ragione plausibile, si capisce che lentamente tutti riprenderanno la vista. Ha capito qualcosa l’ uomo? Ripercorrerá gli stessi sentieri? Si é riscattato? Sará in grado di costruire una societá migliore? Secondo alcuni di noi no: l’ uomo ripercorrerá le stesse strade che lo porteranno al malessere dell’ indifferenza. Secondo altri di noi in questa chiusura sarebbe ravvisabile la speranza di una societá migliore basata sulla presa di coscienza delle proprie limitazioni. Colei che scrive ci crede poco. Siete stati al cinema a vedere `The salt of the earth` ….? http://www.mymovies.it/film/2014/thesaltoftheearth/
Ad alcuni di noi il libro é piaciuto pochissimo. Secondo costoro i personaggi non vengono ben delineati ed approfonditi. La storia é un romanzo fantascientifico senza novitá particolari nello schema che caratterizza i grandi romanzi di questo “filone”. Beh… abbiamo concluso ammettendo che in qualche modo `Cecitá` con il suo tema fortemente sociale a cavallo tra fantascienza e pseudo realtá stimola sicuramente l´ immaginario ma non é un libro che si fa imprigionare in schemi definiti.
Il libro ha ricevuto durante la votazione un punteggio di 3,2.

Il nostro prossimo incontro si svolgerá tra 8 settimane a causa delle vacanze:
Venerdì 6 marzo 2015 alle ore 19:30.
C´incontreremo presso il Ristorante Pizzeria Pinsa’s in Spaarndammerstraat 772, 1013 TJ Amsterdam [zona Westerpark], per parlare di
`Canale Mussolini` di Salvatore Pennacchi proposto da Paolo
Una breve introduzione al libro la troverete qui sotto.
In prossimità della data del prossimo incontro invierò un messaggio per riportarvi l’evento di nuovo alla memoria.
Gli altri libri proposti nel corso della serata sono stati:
1. `Il centenario che saltó dalla finestra e scomparve` di Jonas Jonasson proposto da Caterina
2. `Otranto`di Roberto Cotroneo proposto da Alessandro (molto difficile da trovare in commercio)
3. `Colpa delle stelle` di John Green proposto da Bridget
4. `Ragtime`di Edgar Doktorow proposto da Francesco
5. `Dear life-Uscirne vivi` di Alice Munro proposto da Pina
6. `Follia` di Patrick McGrath proposto da Delia
Ci vediamo presto!
Delia

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