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sabato 12 novembre 2011

Incontro - La cena

Carissimi, Venerdì 4 novembre ci siamo incontrati un folto gruppo di "vecchi e nuovi" per parlare de "La Cena", romanzo scritto dall'olandese Herman Koch. Il giudizio collettivo espresso su "La Cena" si riassume in un 2,3. Con questo messaggio vi invio il (da me “editato”) commento su "La Cena" scritto da Alessandro Mazza, che voglio ringraziare per avermi alleviato questo compito. "Il libro m’é piaciucchiato perché é un thriller psicologico (pur non amando il genere thriller) e per una serie di ragioni “… sparse”. Mi sono divertito a trovare gli indizi per scoprire il nome del misterioso ristorante che fa da scenario al libro/cena. Mi ha intrigato la molteplicità di passaggi che descrivono i Paesi Bassi: al netto della cornice depressiva del buon Paul, si percepiscono i temi di una generale inferiorità culturale e quasi xenofilia. Analogamente mi ha affascinato l’accenno alla dimensione antropologica del matriarcato: chi mena le danze del romanzo, sebbene con motivazioni, percorsi e risultati differenti sono Babette e Claire! Quindi, una serie di ragioni “sparse”, mi hanno reso interessante e piacevole la lettura del libro. A latere, resta il fatto che Paul é un debole psicopatico e sua moglie Claire, col finalino pesantuccio del bicchiere, dimostra una “discreta” aggressività. Per quanto possa sembrare legittimo il loro desiderio di difendere ad oltranza il loro figlio unico Michael, resta il fatto che (con la complicità del cugino) Michael é colpevole di omicidio. Morale del romanzo: evitate i figli unici ed occhio alle adozioni.” Leggere o non leggere "La Cena"? A voi la scelta.

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