Prossimo incontro

Prossimo incontro
Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

sabato 12 novembre 2011

Prossimo Club del Libro - 6 gennaio 2012, 19:30 - Il mare colore del vino (Leonardo Sciascia)

Carissimi, Per il prossimo incontro, abbiamo scelto di leggere "Il mare colore del vino", scritto da Leonardo Sciascia. Una breve introduzione al romanzo è in chiusura a questo messaggio. Venerdì 6 gennaio 2012 alle ore 19:30, c´incontreremo presso la pizzeria Secchetti [Ten Katestraat 16, 1053 CE Amsterdam]. In prossimità della data del prossimo incontro vi manderò un messaggio per riportarvi l’evento alla memoria. Gli altri libri proposti nel corso della scorsa serata sono stati: Breve storia di [quasi] tutto (Bill Bryson) Il tempo breve (Marco Niada) Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (Mark Haddon) Zio Petros e la congettura di Goldbach (Apostolos Doxiadis) Il Gaelico (Pierstefano Vernaschi) SCHEDA LIBRO Titolo: Il mare colore del vino Autore: Leonardo Sciascia Editore: Adelphi Prezzo di copertina: E8,50 Pagine: 148 Il mare colore del vino é un libro di racconti scritti fra il 1959 e il 1972. Così Sciascia stesso: "... mi pare di avere messo assieme una specie di sommario della mia attività fino ad ora e da cui vien fuori... che in questi anni ho continuato per la mia strada, senza guardare né a destra né a sinistra (e cioè guardando a destra e a sinistra), senza incertezze, senza dubbi, senza crisi (e cioè con molte incertezze, con molti dubbi, con profonde crisi); e che tra il primo e l'ultimo di questi racconti si stabilisce come una circolarità". Una circolarità che non ha per nulla intaccato ed anzi esalta, la felicità e l'efficacia delle storie qui riunite come in un breve compendio delle molte voci narrative di Sciascia. Puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria Bonardi [Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam, W: www.bonardi.nl]. Comunica di far parte del Club per ottenere uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del prossimo libro. Sulla pagina Facebook dedicata ad Asino Morbido (http://www.facebook.com/groups/35453558991/) potrai diventare membro del Club anche su Facebook, (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri membri del Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, … e molto altro. Il blog è uno spazio aperto alla tua partecipazione. Vuoi scrivere sul blog? Contattaci e ti spediremo le necessarie informazioni sul come fare. Alla prossima! Alberto & Giuseppe

Incontro - La cena

Carissimi, Venerdì 4 novembre ci siamo incontrati un folto gruppo di "vecchi e nuovi" per parlare de "La Cena", romanzo scritto dall'olandese Herman Koch. Il giudizio collettivo espresso su "La Cena" si riassume in un 2,3. Con questo messaggio vi invio il (da me “editato”) commento su "La Cena" scritto da Alessandro Mazza, che voglio ringraziare per avermi alleviato questo compito. "Il libro m’é piaciucchiato perché é un thriller psicologico (pur non amando il genere thriller) e per una serie di ragioni “… sparse”. Mi sono divertito a trovare gli indizi per scoprire il nome del misterioso ristorante che fa da scenario al libro/cena. Mi ha intrigato la molteplicità di passaggi che descrivono i Paesi Bassi: al netto della cornice depressiva del buon Paul, si percepiscono i temi di una generale inferiorità culturale e quasi xenofilia. Analogamente mi ha affascinato l’accenno alla dimensione antropologica del matriarcato: chi mena le danze del romanzo, sebbene con motivazioni, percorsi e risultati differenti sono Babette e Claire! Quindi, una serie di ragioni “sparse”, mi hanno reso interessante e piacevole la lettura del libro. A latere, resta il fatto che Paul é un debole psicopatico e sua moglie Claire, col finalino pesantuccio del bicchiere, dimostra una “discreta” aggressività. Per quanto possa sembrare legittimo il loro desiderio di difendere ad oltranza il loro figlio unico Michael, resta il fatto che (con la complicità del cugino) Michael é colpevole di omicidio. Morale del romanzo: evitate i figli unici ed occhio alle adozioni.” Leggere o non leggere "La Cena"? A voi la scelta.

sabato 5 novembre 2011

Prossima Serata Babele - 9 dicembre 2011 - America latina

Carissima - o, Ho il piacere di informarti che la prossima Serata Babele si svolgerà venerdì 9 dicembre alle 19:30, ad Amsterdam. Il tema della serata sarà l'America latina di lingua spagnola. Ceneremo insieme presso al ristorante Mi Sueño, Maasstraat 40, e poi, dopo esserci spostati in un altro locale, ci scambieremo dei libri. Porta uno o più libri (collegati o meno al tema della serata). L´idea é di presentare i libri che ci accompagnano agli altri presenti. A tua discrezione, potrai imprestare o regalare il tuo libro. Nel primo caso, il ritorno al legittimo proprietario da parte del ricevente si impone. Se vuoi, fatti accompagnare dai libri che credi tutti debbano leggere e che vuoi prestare o porta un libro da regalare. La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming back) ed ad ogni (genere di) libro. Sarà come al solito un incontro polifonico e plurale di idee in libertà. Ciao, Giuseppe M: +31 (0)62 15 72327

martedì 6 settembre 2011

Prossimo Club del Libro - 4 novembre 2011 - La cena (Herman Koch)

Carissimi,

Per il prossimo incontro, abbiamo scelto di leggere "La cena", scritto dall’olandese Herman Koch.
In chiusura a questo messaggio una breve introduzione al romanzo.

Venerdì 4 novembre 2011 alle 19:30, c´incontreremo presso la pizzeria Secchetti [Ten Katestraat 16, ad Amsterdam (1053 CE)] per parlarne.
In prossimità di quella data manderò un ulteriore messaggio per ricordare a tutti voi il nostro incontro.

Cerca su Facebook e iscriviti alla pagina dedicata al Club del libro (Amsterdam)
Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti al Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Il blog è uno spazio aperto alla tua partecipazione. Vuoi scrivere sul blog? Contattaci e ti spediremo le necessarie informazioni sul come fare.

Gli altri libri proposti nel corso della serata sono stati:

Il museo dell’innocenza (Orhan Pamuk)
Un cappello pieno di ciliegie (Oriana Fallaci)
Ali e Nina (Kurban Said)
L’omonimo (Lahiri Jhumpa)
Le Braci (Sandor Marai)
Odore di chiuso (Marco Malvaldi)
Sostiene Pereira (Antonio Trabucchi)

Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria Bonardi [Entrepotdok 26, (1018 AD) T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl]. Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro.

SCHEDA LIBRO

Titolo: La cena
Autore: Herman Koch
Editore: Beat
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo di copertina: E7,65
Pagine: 255

Trama:
Due coppie sono a cena in un ristorante di lusso. Chiacchierano piacevolmente, si raccontano i film che hanno visto di recente, i progetti per le vacanze. Ma non hanno il coraggio di affrontare l'argomento per il quale si sono incontrati: il futuro dei loro figli. Michael e Rick, quindici anni, hanno picchiato e ucciso una barbona mentre ritiravano i soldi da un bancomat. Le videocamere di sicurezza hanno ripreso gli eventi e le immagini sono state trasmesse in televisione. I due ragazzi non sono stati ancora identificati ma il loro arresto sembra imminente, perché qualcuno ha scaricato su Internet dei nuovi filmati, estremamente compromettenti. Paul Lohman, il padre di Michael, si sente responsabile. Si riconosce nel figlio perché hanno molto in comune, non ultima l'attrazione per la violenza. Non può lasciare che trascorra la sua vita in galera. Serge, il fratello di Paul, è il padre dell'altro ragazzo, il complice. Secondo i sondaggi Serge Lohman è destinato a diventare il nuovo Primo ministro olandese. Se l'omicidio verrà rivelato, sarà la fine della sua carriera politica. Babette, la moglie di Serge, sembra più interessata ai successi del marito che al futuro del ragazzo. Claire, la moglie di Paul, vuole proteggere il figlio a ogni costo. Ma quanto sa di ciò che è realmente accaduto? Due coppie di genitori per bene durante una cena in un bel ristorante. Cosa saranno capaci di fare per difendere i loro figli?

Ciao,

Alberto & Giuseppe

Incontro - Accabadora

Carissimi,



Lo scorso venerdì ci siamo incontrati un folto gruppo di "vecchi e nuovi" per discutere di Accabadora, romanzo scritto da Michela Murgia. Il romanzo c’é piaciuto ed il giudizio collettivo che abbiamo espresso sullo stesso si riassume in un 3.2. Accabadora si divora facilmente, nello spazio di un pomeriggio, non solo per il numero delle sue pagine ma anche perché continui colpi di scena costringono il lettore, suo malgrado, a non smettere di leggere. La trama, incentrata principalmente sui primi vent’anni di vita della figura protagonista del romanzo, é semplice. Gli svariati temi che la narrazione affronta sono invece complessi. Su due in modo particolare si incentra la storia: la scelta volontaria di affettività familiale che si instaura tra Maria e Bonaria ("figlia adottiva" e "madre adottiva") e quello della scelta volontaria ed individuale di porre fine alla propria esistenza in maniera assistita e quindi di portare l’assistenza richiesta. La semplicità della storia concede alla scrittrice di presentare la complessità di questi temi in assenza di giudizio. Questo spazio da libertà di lettura. In base alla sensibilità, maturità, interesse del lettore il romanzo potrà essere letto su diversi livelli così come i temi affrontati saranno interpretati da ognuno in maniera personale. Al lettore più sensibile non sfuggirà lo stile narrativo incalzante e quello più attento si accorgerà della ricercata sintassi, simile a quella dei poeti simbolisti. Infine, il lettore più investigativo si troverà di fronte ad un sospetto di plagio, data la similitudine nella trama e perfino nel titolo di questo ed un altro romanzo. Leggerlo o non leggerlo? Sicuramente leggerlo.

lunedì 29 agosto 2011

Prossima Serata Babele - 7 ottobre 2011 - Cina

Carissima - o,

Ho il piacere di informarti che la prima Serata Babele 2011 si svolgerà venerdì 7 ottobre alle 19:30, Amsterdam.
Il tema della serata sarà la Cina.

Ceneremo insieme presso al ristorante Nam Kee Nieuwmarkt, Geldersekade 117 e poi, dopo esserci spostati in un altro locale, ci scambieremo dei libri.

Porta uno o più libri (collegati o meno al tema della serata).
L´idea é di presentare i libri che ci accompagnano agli altri presenti.
A tua discrezione, potrai imprestare o regalatre il tuo libro. Nel primo caso, il ritorno al legittimo proprietario da parte del ricevente si impone.

Se vuoi, fatti accompagnare dai libri che credi tutti debbano leggere e che vuoi prestare o porta un libro da regalare.
La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming back) ed ad ogni (genere di) libro. Sarà come al solito un incontro polifonico e plurale di idee in libertà.

Ciao,
Giuseppe
M: +31 (0)62 15 72327

martedì 26 luglio 2011

José Saramago, l'Ultimo quaderno - Storie d'Emigrazione

(Grazie a Giovanna)
Scagli la prima pietra chi non ha mai avuto macchie d’emigrazione che gli imbrattassero l’albero genealogico … Proprio come nella favola del lupo cattivo che accusava l’innocente agnellino di intorbidirgli l’acqua del ruscello a cui si abbeveravano entrambi, se non sei emigrato tu, è emigrato tuo padre, e se tuo padre non ha dovuto cambiare posto è perché tuo nonno, prima di lui, non poté far altro che andarsene con armi e bagagli, in cerca di quel pane che la sua terra gli negava. […] Quelli che sono riusciti a sopportare le violenze di sempre e le nuove privazioni, i sopravvissuti, disorientati in mezzo a società che li disprezzavano e umiliavano, smarriti fra lingua che non potevano capire, a poco a poco hanno costruito, con rinunce e sacrifici quasi eroici, moneta su moneta, centesimo su centesimo, il futuro dei propri discendenti. Alcuni di questi uomini, alcune di queste donne, non hanno perso né voluto perdere la memoria del tempo in cui dovettero patire tutte le angherie del lavoro mal pagato, e tutte le amarezze dell’isolamento sociale. Rendiamo grazie a loro, che hanno avuto la capacità di preservare il rispetto che dovevano al proprio passato. Tanti altri, la maggior parte, hanno tagliato i ponti che li legavano a quei periodi più cupi, si vergognano di essere stati ignoranti, poveri, a volte miserabili, si comportano, insomma, come se una vita decente, per loro, fosse iniziata veramente solo il giorno felicissimo in cui hanno potuto comprarsi la prima automobile. Sono quelli che saranno sempre pronti a trattare con la stessa crudeltà e con lo stesso disprezzo gli emigranti che attraversano il Mediterraneo, dove gli annegati abbondano e sono pastura per i pesci, se la marea e il vento non hanno preferito spingerli sulla spiaggia, fin quando non arriverà la guardia civile a recuperare i cadaveri. I sopravvissuti dei nuovi naufragi, quelli che hanno toccato terra e non sono stati espulsi, avranno ad attenderli l’eterno calvario dello sfruttamento, dell’intolleranza, del razzismo, dell’odio per la pelle del sospetto, della mortificazione morale. Quello che prima era stato sfruttato, e ha perso la memoria di esserlo stato, sfrutterà. Quello che è stato disprezzato, e finge di averlo dimenticato, raffinerà il proprio disprezzo. Quello che ieri hanno mortificato, oggi mortificherà con più rancore. Ed eccoli a scagliare pietre, tutti insieme, contro chi arriva su questa sponda, come se i loro genitori non fossero mai emigrati, come se non avessero mai sofferto per la fame e la disperazione, per l’angoscia e la paura. In verità, in verità vi dico, ci sono modi di essere felici che sono semplicemente odiosi» (José Saramago, l'Ultrmo quaderno - Storie d'Emigrazione, Feltrinelli 2010)

martedì 19 luglio 2011

Prossima Serata Babele - 5 agosto 2011 - USA

Carissima - o,

Ho il piacere di informarti che la prossima Serata Babele si svolgerà venerdì 5 agosto alle 19:30, al Burgermeester, in Reguliersbreedstraat 3, ad Amsterdam.
Il tema della serata saranno gli Stati Uniti.

Ceneremo insieme presso e poi, dopo esserci spostati in un altro locale, ci scambieremo idee sul tema letterario della serata, e scambieremo anche libri.

Porta uno o più libri (meglio se collegati al tema della serata).
L´idea é di presentare i libri che ci accompagnano agli altri presenti.
A tua discrezione, potrai prestare o regalare il tuo libro. Nel primo caso, il ritorno al legittimo proprietario da parte del ricevente si impone.

La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming back) ed ad ogni genere di libro. Sarà come al solito un incontro polifonico e plurale di idee in libertà.

Ciao,
Giuseppe

Club del libro Amsterdam
Giuseppe Cipriani
www.asinomorbido.blogspot.com
+31 621572327

domenica 3 luglio 2011

Prossimo Club del Libro - 2 settembre 2011 - Accabadora (Michela Murgia)

Carissimi,

Per il prossimo incontro, abbiamo scelto di leggere "Accabadora", scritto da Michela Murgia.
In chiusura a questo messaggio una breve introduzione al romanzo.

Venerdì 2 settembre 2011 alle 19:30, c´incontreremo presso la pizzeria Secchetti [Ten Katestraat 16, ad Amsterdam (1053 CE)] per parlarne.
In prossimità di quella data manderò un ulteriore messaggio per ricordare a tutti voi il nostro incontro.

Cerca su Facebook e iscriviti alla pagina dedicata al Club del libro (Amsterdam)
Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti al Club, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Il blog è uno spazio aperto alla tua partecipazione. Vuoi scrivere sul blog? Contattami e ti spediró le necessarie informazioni sul come fare.

Gli altri libri proposti nel corso della serata sono stati:

Le correzioni (Jonathan Franzen)
Imprimatur (Rita Mondaldi, Francesco Sorti)
Storia naturale di una famiglia (Ester Armanino)
Statale 17. Storie minime transumanti (Barbara Summa)
Il cimitero di Praga (Umberto Eco)
Le volpi vengono di notte (Cees Nooteboom)
Un amore dell'altro mondo (Tommaso Pincio)
Nessuno si salva da solo (Margaret Mazzantini)

Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria Bonardi [Entrepotdok 26, (1018 AD) T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl].
Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro.

SCHEDA LIBRO

Titolo: Accabadora
Autore: Michela Murgia
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo di copertina: E18,00
Pagine: 164

Sintesi:
Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia. La loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto Maria rubacchiare in un negozio. Siccome nessuno la guardava ha pensato di prenderla con sé, perché «le colpe, come le persone, iniziano a esistere se qualcuno se ne accorge». Avrà molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l'aspettano, come imparare l'umiltà di accogliere sia la vita sia la morte. D'altra parte, «non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada».

Trama:
Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli. Eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno.
Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come «l'ultima». Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. «Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fill'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia».
Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi. C'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina. Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.
La Sardegna degli anni Cinquanta è un mondo antico sull'orlo del precipizio, ha le sue regole e i suoi divieti, una lingua atavica e taciti patti condivisi. La comunità è come un organismo, conosce le proprie esigenze per istinto e senza troppe parole sa come affrontarle. Sa come unire due solitudini, sa quali vincoli non si possono violare, sa dare una fine a chi la cerca.

Breve introduzione:
Con una lingua scabra e poetica insieme, Michela Murgia usa la forza della letteratura per affrontare un tema complesso senza semplificarlo. Trova le parole per interrogare il nostro mondo mentre racconta l'alfabeto elementare di «quando gli oggetti e il loro nome erano misteri non ancora separati dalla violenza sottile dell'analisi logica».

Al prossimo Club del Libro!

Alberto

Incontro - Educazione siberiana

Ci siamo incontrati un gruppo molto nutrito, ieri sera. Abbiamo parlato di Educazione siberiana, scritto da Nicolai Lilin. Il giudizio collettivo sul romanzo si riassume in un 2.9. Alcuni hanno letto il romanzo in un fiato altri non sono riusciti a finirlo. Com'è facile capire, ad alcuni il romanzo è piaciuto. Le "accattivanti" vicende narrate e l'abilità dell'autore nel farlo sono stati i motivi che li hanno spinti a non staccare gli occhi dalle pagine di questo romanzo. Altri invece sono stati delusi dal fatto che il romanzo non è forse null'altro che pura -ed a volte maldestra- finzione ed in alcuni punti falso storico. La storia del criminale buono, la lotta al potere costituito, la descrizione di un codice di (im?)moralità crimnale, le scene a volte macabre e truculente hanno suscitato in alcuni forti emozioni, passione, interesse e curiosità. In loro è anche sorto un piccolo conflitto generato dall'empatia provata nei confronti del protagonista. Altri lettori sono stati infastiditi dai dettagli storici -negligentemente- inesatti, dalla poco credibile storia di uno che è "troppo" come lo è il protagonista.
Ci siamo lasciati chiedendoci se ci troviamo di fronte ad una sfrontata bufala libraria o ad opera d'arte letteraria? Si tratta di puro genio d'artista? O piuttosto del risultato di un sapiente marketing editoriale? Che importa, lasciatemi dire, quando un libro provoca tanta discussione e tante domande come questo ha fatto. Leggerlo o non leggerlo? A voi la scelta.

sabato 2 luglio 2011

La bufala Lilin - Parte 2

Qui un altro commento a Educazione siberiana. Anna Zafesova, La Stampa, 23/6/2009
ciao a tutti!

Scusi, da che parte si trova Fiume Basso? La mitica roccaforte degli Urca siberiani descritta da Nicolai Lilin nel suo Educazione siberiana (Einaudi) come la terra dove ha imparato il codice d’onore criminale, crescendo tra coltelli, pistole, icone e tatuaggi? Gli abitanti di Bendery scrollano le spalle, poi suggeriscono di allontanarsi dal centro per un paio di isolati, nel «settore privato», come nella provincia ex sovietica si chiamano i quartieri di casette quasi rurali a uno-due piani, con orto e giardino. Ma è il quartiere dei siberiani? Denis Poronok è perplesso: «Chi sono? Mai sentiti».

    Questa è la Transnistria, che nell’immaginario del lettore italiano si colloca a metà tra Corleone e Macondo. Una scheggia dell’impero sovietico tra l’Ucraina e la Moldova, che vive dal 1990 in un limbo giuridico e politico: falce e martello nella bandiera, guarda a Mosca, ma formalmente resta parte della Moldova, anche se si comporta con indipendenza. La Siberia è lontana migliaia di chilometri, ma è qui che è nato il fenomeno letterario della stagione: la storia dell’adolescenza di Nicolai e della sua «famiglia» siberiana che animava una resistenza al regime con le armi in mano. Una storia descritta nei particolari, nomi, luoghi, circostanze, usi e costumi. Tra i russi che hanno avuto modo di leggerla, la mitologia siberiana ha suscitato irritazione e perplessità. «La nostra è una città multietnica, russi, ucraini, moldavi, la zarina Caterina aveva mandato coloni tedeschi ed era numerosa la comunità ebraica. Ma i siberiani non si sono mai visti», dice Denis, fotografo e cameramen della tv locale.

    Una perplessità normale per i russi, per i quali i siberiani non sono un’entità separata, ma al massimo quei 36 milioni che abitano i 13 milioni di chilometri quadrati (tre volte l’Ue) dagli Urali al Pacifico, composti da galeotti e scienziati, cacciatori indigeni e ingegneri dei pozzi petroliferi. Secondo Lilin, gli Urca sarebbero una minoranza etnica «discendente degli antichi Efei» che viveva di caccia e rapina e che dalla Siberia venne deportata in Transnistria negli anni ‘30, quando era parte della Romania (sarebbe stata annessa all’Urss nel 1940, nella spartizione dell’Europa tra Stalin e Hitler). Così i comunisti avrebbero popolato «l’impero romeno», come lo chiama lo scrittore, di criminali russi sconfiggendo le cosche locali. «Assurdo», ride Pavel Polian, storico russo che da 25 anni studia le deportazioni di comunismo e nazismo: «Si deportava in Siberia, ma non dalla Siberia, meno che mai in Moldova. E gli Efei non sono mai esistiti».

    Anche degli Urca i dizionari etnografici non portano traccia. In compenso, vengono citati già nel 1908 nel vocabolario del gergo criminale di Trakhtenberg: urka, o urkagan, criminali di professione, ladri, bari, rapinatori. Una parola antica, un esercito criminale che dalle pagine di Solzhenitsyn, Shalamov e Herling appare dotato di una ferocia disumana, usato nel Gulag contro i detenuti politici. Oggi i loro eredi preferiscono chiamarsi «vory», ladri. La «famiglia» di Lilin potrebbe essere una scheggia di quel mondo? «Non ho mai sentito parlare di una mafia siberiana separata con quelle tradizioni», dice Federico Varese, professore di criminologia a Oxford e uno dei massimi esperti di mafia russa. E l’arte segreta dei tatuaggi? «Fa parte della subcultura dei “vory”, con particolare enfasi sulle madonne, negli Urali esistono cosche “blu”, dal colore dell’inchiostro sulla pelle», dice Mark Galeotti, professore alla New York University che studia la criminalità postsovietica. «Ma sono comuni a tutti i criminali russi».

    Secondo Lilin l’esistenza stessa degli Urca era un segreto del regime. Una comunità quasi estinta, che aveva lasciato un segno profondo, vincendo da sola la guerra del 1992, quando la Moldova in preda a bollenti spiriti postsovietici ha invaso la provincia separatista. In Educazione siberiana si narra del trionfo dei «siberiani», riusciti a far esplodere uno dei due cinema di Bendery pieno di militari. Marian Bozhesku, ricercatore ucraino autore di Transnistria 1989-1992, lo studio più esaustivo sul conflitto, dice di non averne mai sentito parlare. «Per noi il ricordo della guerra è ancora vivissimo, abbiamo combattuto disperatamente, dire che sono stati i criminali a vincerla è ridicolo», s’indigna Denis Poronok, che ha la stessa età di Lilin, 31 anni, e contesta la «versione di Nicolai»: «Il cinema esploso è una fiaba, e nel ‘92 a Bendery c’erano quattro sale, non due».

    La Macondo dei siberiani moldavi si sgretola così, un mondo dove geografia e storia diventano fiction. Resta la storia di un ragazzo cresciuto in periferia tra gang e degrado. Una biografia nella quale molti russi si riconoscerebbero. Ma Bendery è una città piccola, 80 mila abitanti dove tutti si conoscono. Conoscono anche Nicolai (anche se all’epoca portava un altro cognome), si ricordano i suoi genitori e il nonno Boris, «grande persona, ha lavorato fino all’ultimo», dice un coetaneo dello scrittore. Si frequentavano quando erano ventenni, è stato anche a casa sua: «Non c’erano icone, né armi, nessun oggetto “siberiano”. Lui era uno curioso, leggeva molto». Nulla di criminale? «Mai sentito che fosse stato in galera, anzi si diceva che a un certo punto si fosse arruolato nella polizia». L’ha rivisto quando Nicolai è tornato a casa, l’anno scorso, accompagnato da un italiano che presentava come produttore tv: «Voleva girare un film sulla Transnistria, diceva che in Italia ne hanno l’idea sbagliata di un luogo orribile, voleva mostrare che siamo gente normale, certo non stiamo benissimo, ma nemmeno così male. Gli avevo presentato artisti, intellettuali, giornalisti». Tra i quali anche Denis: «Mi aveva invitato in Italia a fare una mostra fotografica. Ora che ci penso, se ci fossi andato mi avrebbe spacciato per un Urca siberiano, tanto non avrei capito nulla».

venerdì 1 luglio 2011

Lilin, la bufala che venne dal freddo

di Antonio Armanno (Il Fatto Quotidiano)

Girando per l’Est Europa capita d’imbattersi in prodotti italiani improbabili tipo il “Lambrusco Bianco Brut”, roba da esportazione che si può dare a bere solo a qualche straniero. Succede per i generi alimentari o la moda ma non s’era mai visto in letteratura finché Einaudi nel 2009 ha pubblicato Educazione siberiana di Nicolai Lilin, cognome che ricorda pseudonimi come Stalin o Lenin e in russo suona artefatto. Da allora il romanzo di formazione (criminale) ambientato in Transnistria è stato tradotto in diversi paesi – guarda caso non in Russia – e Gabriele Salvatores ne sta facendo un film con cast internazionale e riprese in Siberia.

“Vista la storia avremmo dovuto girare in Transnistria. E’ una regione in cui sono state deportate nel passato moltissime comunità criminali, ogni gruppo controllava una zona. Oggi resta una terra pericolosissima, è impossibile girare là”, ha spiegato il regista. In effetti si tratta d’uno stato non riconosciuto dall’Onu, oltre il fiume Dnestr, un buco nero in territorio Moldavo, che nel ’90 s’è dichiarato indipendente, e dove transitano i traffici più loschi. Quanto alle comunità criminali deportate, Salvatores s’è bevuto le bufale di Lilin. E non solo lui: dopo avere letto le bozze del romanzo, Roberto Saviano ha voluto incontrare il giovane scrittore – allora viveva in una cascina sperduta del cuneese e si guadagnava da vivere come tatuatore – e ha (involontariamente) propinato ai lettori di Repubblica la storia romantica del migrante che discende dall’etnia criminale degli urca, sopravvissuta nella foresta siberiana, perseguitata dai comunisti e deportata da Stalin in massa nella Transnistria.

Anna Zafesova della Stampa è andata laggiù per scoprire che la base storica del romanzo non sta né in cielo né in terra. E sul sito dell’associazione Anna viva, dedicato alla Politkovskaja, il giornalista Andrea Riscassi racconta d’una presentazione al Babel Festival di Bellinzona dove Lilin è stato sbugiardato da una russa. Anche all’estero, con le traduzioni, qualcuno ha iniziato a farsi delle domande. Michael Bobick, antropologo americano che sta compiendo ricerche in Transnistria, ha pubblicato sul sito Transitions un articolo dove attacca il romanzo: gli urca non sono un’etnia ma una categoria criminale generica, nessuno veniva deportato dalla Siberia, casomai in Siberia! E Bender, la città dove Lilin è nato nell’80 e ha ambientato il libro, è molto più tranquilla della capitale della Transnistria, Tiraspol, contrariamente a quanto scritto.

In breve: Educazione siberiana è una sfilza di luoghi comuni del “criminale onesto” del tutto privi di credibilità: basta aprire qualche pagina a caso e si trovano cose improbabili, tipo che negli anni ’50 in Urss non si potevano più tenere i matti in casa e così molte famiglie per non doverli mandare in manicomio sono emigrate in Transnistria dove i criminali siberiani, per tradizione, li trattavano molto bene e li chiamavano “Voluti da Dio”! Vuoi vedere che pure il buon Basaglia era un urca?

Imperterrito, Lilin ha continuato a recitare la parte dello scrittore-canaglia ostentando una pistola e sostenendo di essere in pericolo di vita per far provare qualche brivido alla groupie letteraria di turno. Di più. Si è trasferito a Milano, dove ha aperto il centro culturale Kolima, e ha pubblicato un secondo romanzo, Caduta libera (sempre Einaudi), ambientato in Cecenia: non solo ha un passato da giovane criminale siberiano ma i russi l’hanno pure costretto a combattere nel Caucaso come cecchino e poi – come ha rivelato a Rolling Stones, tatuando l’intervistatore – ha prestato servizio in altri scenari come l’Iraq per conto di un’agenzia israeliana! Ma come può un cittadino della Transnistria (Moldavia) essere costretto dai russi a combattere in Cecenia? Il 21 maggio Lilin incontrerà Arkadij Babchenko al Festival “èStoria” di Gorizia. L’autore della Guerra di un soldato in Cecenia (Mondadori) è meno fotogienico ma la guerra l’ha fatta davvero e la sua foto che compare sul Guardian è autentica: quella di Lilin armato fino ai denti su Oggi sembra creata ad arte per il lancio.

Del resto che poteva raccontare per sfondare in Italia: che ha fatto il militare a Cuneo?

domenica 15 maggio 2011

Prossimo Club del Libro - 1 luglio 2011 - Educazione siberiana (Nicolai Lilin)

Carissimi,

Con ritardo, il resoconto dell'incontro del Club del Libro di Amsterdam dello scorso 6 maggio. Abbiamo parlato di "Eva dorme", scritto da Francesca Melandri. "Eva dorme" ha ottenuto un giudizio complessivo riassumibile attraverso un 3,1 (su 5). Ci é in generale piaciuto! Attraverso le vicende di un'immaginaria famiglia, il romanzo racconta la storia degli ultimi 100 anni circa dell'Alto Adige (dalla sua annessione all'Italia, ovvero dall'inizio della sua "colonizzazione" o per melgio dire "italianizzazione", fino quasi ai giorni nostri) e di coloro che in quella regione vivono. Le vicende storiche narrate, abilmente intessute nella trama del romanzo non a tutti sono conosciute. Il romanzo si fa leggere molto volentieri: a volte strappa un sorriso ed a volte una lacrima. Forse sarebbe piaciuta una maggiore caratterizzazione psicologia di alcuni dei personaggi e di Eva in particolare. Magari quando Francesca Melandri sarà ad Amsterdam avremo modo di incontrarla e di parlarne con lei.


Per il prossimo incontro, abbiamo scelto di leggere "Educazione siberiana", scritto da Nicolai Lilin.
In chiusura a questo messaggio una breve introduzione al romanzo.

Venerdì 1 luglio 2011 alle 19:30, c´incontreremo presso la pizzeria Secchetti, Ten Katestraat 16, ad Amsterdam (1053 CE) per parlarne.
In prossimità di quella data manderò un ulteriore messaggio per ricordare a tutti voi il nostro incontro.

Su Facebook, la pagina dedicata al Club del libro (Amsterdam) é qui. Vuoi iscriverti al Club anche su Facebook?
Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Ricorda che questo blog è uno spazio aperto alla tua partecipazione. Vuoi scrivere sul blog? Contattami e ti spediró le necessarie informazioni sul come fare.

Gli altri libri proposti nel corso della serata sono stati:

Il Budda delle Periferie (Hanif Kureishi)
L'onnipotente (Michele Vaccari)
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Jonas Jonasson)


Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria Bonardi [Entrepotdok 26, (1018 AD) T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl].
Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro.

SCHEDA LIBRO

Titolo: Educazione siberiana
Autore: Nicolai Lilin
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo di copertina: E12,50-
Pagine: 343

Breve introduzione alla trama:
Cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? Pochi forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex URSS autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno Stato. In Transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalità era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. Lanciando molotov contro il distretto di polizia, magari: "Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice". La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "Eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". Ma l'apprendistato del male e del bene, per la comunità siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, cioè un "criminale onesto". Con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza dell'italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, Nicolai Lilin racconta un mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza.

Al prossimo Club del Libro!

Ciao,

Alberto

venerdì 22 aprile 2011

La primavera era primavera anche in città

Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon-fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, – la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole.
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini. Ma gli uomini – i grandi, gli adulti – non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l'un l'altro.

(Resurrezione, L.Tolstoj)

Grazie ad Enza per il bellissimo regalo

martedì 15 marzo 2011

Prossima Serata Babele - 1 aprile 2011 - Mare cinese meridionale


Carissima - o,

Ho il piacere di informarti che la prima Serata Babele 2011 si svolgerà venerdì 1 aprile alle 19:30, ad Amsterdam.
Il tema della serata sarà il mare cinese meridionale.

Ceneremo insieme presso Kantjil & De Tijger (Spuistraat 291-293 (1012 VS) e poi, dopo esserci spostati in un altro locale ci scambieremo dei libri.

Porta uno o più libri (collegati o meno al tema della serata).
L´idea é di presentare i libri che ci accompagnano agli altri presenti.
A tua discrezione, potrai imprestare o regalatre il tuo libro. Nel primo caso, il ritorno al legittimo proprietario da parte del ricevente si impone.

Se vuoi, fatti accompagnare dai libri che credi tutti debbano leggere e che vuoi prestare o porta un libro da regalare.
La serata é aperta a tutti (vecchi, nuovi, first timers e coming back) ed ad ogni (genere di) libro. Sarà come al solito un incontro polifonico e plurale di idee in libertà.

Ciao,
Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

sabato 5 marzo 2011

Prossimo Club del Libro - 6 maggio 2011 - Eva dorme (Francesca Melandri)

Ciao,

Per il prossimo incontro, abbiamo scelto di leggere "Eva dorme", scritto da Francesca Melandri. In chiusura a questo messaggio una breve introduzione al romanzo.

Venerdì 6 maggio 2011 alle 19:30, c´incontreremo presso la pizzeria Secchetti in Ten Katestraat 16, ad Amsterdam (1053 CE) per parlarne.
In prossimità di quella data manderò un ulteriore messaggio per ricordare a tutti voi il nostro incontro.

Su Facebook, la pagina dedicata al Club del libro (Amsterdam) é qui. Vuoi iscriverti al Club anche su Facebook? Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Perchè poi non partecipare al BLOG del Club del Libro? E' uno spazio aperto al tuo contributo. Vuoi scrivere sul blog? Contattami e ti spediró le necessarie informazioni sul come fare.

Gli altri libri proposti nel corso della serata sono stati:

Il giorno prima della felicitá (Erri De Luca)
Cristo con il fucile in mano (Ryszard Kapuscinski)
Venti sigarette (Aureliano Amadei)
Acido solforico (Amelie Nothomb)

Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi.
Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro.
Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl

SCHEDA LIBRO

Titolo: Eva dorme
Autore: Francesca Melandri
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo di copertina: E19,-
Pagine: 352

Breve introduzione alla trama:
Eva è una quarantenne altoatesina, una donna libera e affermata nella sua professione di PR. Alla vigilia di Pasqua riceve una inattesa comunicazione da Reggio Calabria. Vito è molto malato e vorrebbe vederla per un’ultima volta. Ma chi è Vito? È un carabiniere che ha prestato servizio per anni in Alto Adige. Anni cupi, di tensione, di attentati, quelli di fine Sessanta. Anni che non impedirono l’amore tra uno smarrito giovane carabiniere italiano e una ragazza madre altoatesina, una giovane cuoca, Gerda, sorella di un terrorista e mamma di Eva. Vito è l’unico uomo che Eva abbia mai sentito come possibile padre. Ma perché è tornato in Calabria? Che cosa è stato del grande, struggente, forse impossibile amore tra lui e Gerda? Per Eva è arrivato il momento di sapere.

Al prossimo Club del Libro!

Ciao,

Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

Incontro - Euro 13,89

Carissimi,

Secondo incontro 2011 del Club del Libro di Amsterdam. Una bella serata nel corso della quale abbiamo anche festeggiato il quinto compleanno del Club!
La serata non é stata priva di eventi degni di nota: ad esempio, la cameriera é andata in fiamme ...

Abbiamo parlato di "Euro 13,89", scritto da Frédéric Beigbeder che ha ottenuto un giudizio complessivo riassumibile in un 3,2 (su 5). "Euro 13,89" é senza dubbio un libro da leggere. Beigbeder ci conduce nel retroscena del mondo della pubblicitá. Ci racconta il suo mondo e parte dellla sua vita (degnamente romanzata), di colori e felicitá brevettati, di insignificanti frasi rimbombanti di grande effetto rimbambente, della nostra vita e del bombardamento mediatico al quale siamo soggetti (meno indifferenti di quanto noi stessi ci crediamo). Il romanzo contiene tutti gli ingredienti degni di un best seller: ci sono i buoni ed i cattivi -e come si usa oggi, tutti sono il contrario di tutto-, c'é la bellezza, il potere, l'amore, il denaro, il successo, i viaggi, la pubblicitá, il sesso, la prostituzione, la droga, la violenza, l'omicidio, il dubbio e pure la perversione: tutti i nostri ingredienti quotidiani. C'é la critica alla societá contemporanea e l'intento di svegliare il lettore alla veritá. Sicuramente il libro mi é piaciuto e l'ho trovato veramente geniale. Mi ha fatto a volte riflettere e l'ho letto velocemente e con piacere. Quanto mi ha peró esaltato, é il fatto questo romanzo ha esaltato in me il mio lato paranoico e quindi mi sono sentito preso in giro, rigirato e manipolato da questo Beigbeder, che sicuramente ha utilizzato tutta l'arte appresa nel mondo della pubblicitá per partorire lui a sua volta anche il prodotto: questo é "magrelette" il romanzo che ti viene nel cervello. Frédéric c'est chic. Beigbeder, tu est mon boulanger!

Per il prossimo incontro, abbiamo scelto di leggere "Eva dorme", scritto da Francesca Melandri.

Su Facebook, la pagina dedicata al Club del libro (Amsterdam) é qui. Vuoi iscriverti al Club anche su Facebook? Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Perchè poi non partecipare al BLOG del Club del Libro? E' uno spazio aperto al tuo contributo. Vuoi scrivere sul blog? Contattami e ti spediró le necessarie informazioni sul come fare.

Al prossimo Club del Libro!

Ciao,

Alberto
asimonitto@hotmail.com
M: +31 (0)61 427 5131

venerdì 4 marzo 2011

150 anni dell'Unità d'Italia

Dovesse interessare, visto che se n'è parlato all'incontro del club del 4 marzo, segnalo questo evento legato al 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia.

Per il 150° anniversario dell'Italia, l'associazione degli italiani di Delft organizza un cocktail alle ore 15 di sabato 19 marzo al centro SILA , bieslandsekade 68, a Delft.

Ciao a tutti!

sabato 22 gennaio 2011

Richiesta di aiuto - Etiopia

Cari tutti,
approfitto di una curiosità personale per chiedere il vostro aiuto
Mi trasferirò in Etiopia più tardi quest anno, e cercavo di familiarizzare con il paese anche attraverso la letteratura: se qualcuno quindi ha suggerimenti di validi romanzi o saggi riguardanti l'Etiopia, perchè non segnalarli aggiungendo un commento a questo post?
grazie!

domenica 9 gennaio 2011

Prossimo Club del Libro - 4 marzo 2011 - Euro 13,89 (Frédéric Beigbeder) uscito anche sotto il titolo Lire 26.900

Per il prossimo incontro, abbiamo scelto di leggere "Euro 13,89", scritto da Frédéric Beigbeder.

SCHEDA LIBRO

Titolo: Euro 13,89 (uscito anche sotto il titolo Lire 26.900)
Autore: Frédéric Beigbeder (Traduttore: A. M. Ferrero)
Editore: Feltrinelli (Universale Economica)
Prezzo di copertina: E7,50
Data di Pubblicazione: 2004
ISBN: 8807817918
Pagine: 237


Sintesi:
Octave lavora in pubblicità e gonfia il mondo di bugie, inventando per la gente esigenze fasulle. Durante la campagna pubblicitaria più vuota delle altre viene a trovarsi in una situazione esplosiva.

Breve introduzione alla trama:
Octave è un pubblicitario e conduce una vita sinistra. È uno di quei morti viventi il cui unico sprazzo di luce deriva dal riflesso della propria carta di credito. È uno di coloro che decide oggi cosa desidereremo domani e che non potremo mai ottenere, che inquina il mondo con spot e bugie, che inventa per noi bisogni inutili. Un giorno viene coinvolto in una campagna più stupida delle altre per lo yogurt di una multinazionale e va in pezzi. Parte per la Florida dove si gira lo spot e in un crescendo di esaltazione, tra alcol e stupefacenti, diventa sempre più violento, fino all'esplosione finale. Il romanzo di Beigbeder non è né un pamphlet né un apologo, non condanna né attacca ma ha la forza di raccontare le cose dall'interno, per distruggere il demone obliquo del consumismo con i suoi stessi mezzi: rapidità, crudeltà, leggerezza, glamour, ironia. Il tutto a sole 26.900 lire. "Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l'universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. (...) Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C'è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma."

Breve nota sull'autore:
Beigbeder nasce da una famiglia piuttosto agiata: sua madre Christine de Chasteigner è traduttrice di romanzi rosa, mentre suo padre Jean-Michel Beigbeder è reclutatore di talenti. Terminati gli studi nei licei Montaigne e Louis-le-Grand, all'età di 24 anni si laurea in scienze politiche all'Institut d'Etudes Politiques di Parigi. Diventato redattore in una grande agenzia pubblicitaria, Beigbeder collabora anche come critico letterario in alcune riviste come Elle e Paris Match. Nel 2000, conscio che la pubblicazione gli avrebbe causato il licenziamento, dà alle stampe il romanzo che gli è valsa la celebrità, Lire 26.900 (titolo originale francese: 99 francs), impietosa denuncia del mondo della pubblicità divenuta un caso editoriale.

Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi.
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Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E: lb@bonardi.nl


Ci vediamo al prossimo Club del Libro!

Ciao,

Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

Incontro - Nessuno al mondo


Carissima - o,

Lo scorso venerdì si é svolto il primo incontro del 2011. Ci siamo incontrati in un nuovo locale. Una bella serata! Abbiamo parlato di "Nessuno al mondo", scritto da Hisham Matar. 
Il giudizio collettivo espresso su questo romanzo si sintetizza in un 3 (netto) su 5. "Nessuno al mondo" é un libro da leggere. É forse un libro che si ama o che si odia, dato che la serata si é polarizzata su queste due posizioni. Il romanzo narra una storia attraverso gli occhi di un bambino. L'autore non si inoltra nella descrizione caratteriale dei personaggi, dato che la psiche del bambino non ne sarebbe capace. Possiamo decidere di caratterizzare le loro azioni, forze e debolezze in base alla nostra individualità. Matar é poi capace di creare, con poche e ben scelte parole il caldo del sole ed il fresco dell'ombra, odori, sapori, colori, emozioni che sono nitide, precise, coinvolgenti ed universali.

Per il prossimo incontro, il primo del 2011, abbiamo scelto di leggere "Euro 13,89", scritto da Frédéric Beigbeder. In chiusura a questo messaggio trovi un´introduzione al romanzo. 
Questo libro é uscito anche sotto il titolo "Lire 26.900". Domanda: quanti libri conosci, che rimasti identicamente gli stessi nel contenuto, sono usciti sotto due titoli diversi?  

Venerdì 4 marzo 2011 alle 19:30, c´incontreremo per parlarne presso la pizzeria Secchetti in Ten Katestraat 16, ad Amsterdam (1053 CE).
In prossimità del 4 marzo manderò un ulteriore messaggio per ricordarti il nostro incontro.

Su Facebook, trovi la pagina dedicata al Club cliccando: Club del libro (Amsterdam). Iscriviti al Club anche su Facebook. Visitando la pagina, potrai (ri)conoscere, contattare ed interagire con gli altri iscritti, vedere il calendario dei prossimi incontri, i libri che abbiamo letto nel passato … e molto altro.

Vuoi scrivere sul blog? Contattami e ti spediró le necessarie informazioni sul come fare.

Gli altri libri proposti nel corso della serata sono stati:

La fortezza della solitudine (Jonathan Lethem)
Il cosmo e il Buondio. Dialogo su astronomia, evoluzione e mito (Andrea Frova)
Cosmic Bandidos (Allan C.Weisbecker)
Vita e miracoli di Tieta D'Agreste  (Jorge Amado)
Questo bacio vada al mondo intero (Colum McCann)
Seta e veleni. Racconti dall'Asia Centrale (Duilio Giammaria)
La manomissione delle parole (Gianrico, Carofiglio - cur. M.Losacco)


Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi. 
Comunica di far parte del Club del Libro ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro. 
Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844

Ci vediamo al prossimo Club del Libro!

Ciao,

Alberto
M: +31 (0)61 427 5131