Prossimo incontro

Prossimo incontro
Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

lunedì 28 giugno 2010

Prossimo incontro

Carissimo-a!

Un breve messaggio per ricordarti che:

venerdì prossimo, 02 luglio 2010 ci incontreremo alle ore 19:30
presso (la saletta privata al piano di sotto!) del Ristorante l'Ozio in Ferdinand Bolstraat 26 - 1072 LK Amsterdam

Parleremo de "La casa del sonno", scritto da Jonathan Coe.

Potresti confermare la tua partecipazione al nostro incontro al piú presto?
In ogni caso, fammelo sapere entro le ore 15:00 di venerdí 02 luglio e potró prenotare un tavolo capace di ospitarci tutti.
Ci vediamo tra qualche giorno!

Ciao, Alberto
M: +31 (0)61 427 5131

PS.: La tua puntualitá nell'arrivare all'incontro ... non ha mai creato grandi problemi allo svolgimento ottimale delle attivitá del Club

lunedì 7 giugno 2010

Quando eravamo piccoli

Dunque quella sera davano un film d’amore.
Mentre la pellicola andava avanti, il bambino succhiava caramelle e frantumava semini di zucca, e gran parte di quello che accadeva nel film fluiva sopra la sua testa, distante e ignoto. Ma gli piaceva essere lì, nel buio della campagna in mezzo al buio della sala, mentre dal lato sinistro la sua zietta preferita continuava a passargli caramelle, e dal lato di destra la zietta preferita un po’ meno gli dava pizzicotti perché facesse meno rumore succhiando.
Poi, nel mezzo del film, era venuta la canzone. La cantava qualcuno che non si vedeva in nessuna parte dello schermo, mentre due innamorati ballavano stretti stretti.
La canzone cantava così:

...è stata una vertigine
tenerti stretta al cuor
or ti dirò baciandoti
scusami, scusami ancor...

E subito, nel sentirla, il bambino pianse.
Piangeva senza tristezza o dolore. Piangeva, in così tenera età, di nostalgia e abbandono. Dolcemente piangeva come un vecchio randagio davanti a una finestra con dentro la luce blu della televisione accesa, come una madre che preme le mani sul ventre afflosciato nel giorno del suo primo parto. Piangeva in perfetto silenzio, senza disturbare nessuno e senza neppure smettere di succhiare la sua caramella. Piangeva lacrime che non sgorgavano.
Il bambino era stato visitato dall’amore.
Seppur così piccolo e ignaro, lui e l'amore si erano incontrati, e l'amore si era insinuato in lui con la languida fermezza di un'amante in agguato da un tempo immemorabile, leggero come il frusciare di una barca nell'acqua silenziosa di un fiume notturno. Una barca che dopo un viaggio di mistero approda al piccolo molo da dove e' stata un giorno varata. Un giorno che forse lui ancora non c'era.

MAURIZIO MAGGIANI, E' stata una vertigine