Prossimo incontro

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Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

mercoledì 27 novembre 2013

Prossimo Club del Libro: venerdì 10 gennaio 2014, h.19:30, Ebano (Ryszard Kapuściński)

Il prossimo appuntamento si terrà venerdì 10 Gennaio 2014 alle ore 19 e 30 presso la pizzeria Pinsa's (Spaarndammerstraat 772, Amsterdam) per festeggiare degnamente il nuovo anno!

Leggeremo "Ebano" di Ryszard Kapuściński. In fondo a questa email una breve introduzione al libro.

gli altri libri proposti nel corso della serata:

Lunedì blu di Arnon Grunberg
Il paese che amo di Simone Sarasso
Stoner di John Williams

Buona lettura e al prossimo anno!

Giorgio

Club del libro Amsterdam

Nel libro il celebre reporter polacco racconta attraverso alcuni episodi significativi la sua lunga esperienza in Africa, un continente antico ed allo stesso tempo giovane e vitale, continuamente attraversato da violenti contrasti sociali e politici.

Dalla prima esperienza del 1957 nel Ghana da poco divenuto indipendente, seguita dai suoi continui viaggi per tutto il continente, fino agli ultimi recenti in Nigeria, Etiopia, Eritrea, Kapuściński racconta attraverso gli incontri con gente comune o persone che hanno lasciato il proprio nome sui libri di storia la genesi di una terra che dall'uscita dall'epoca del colonialismo è passata all'entusiasmo per l'indipendenza, alla disillusione per la corruzione dilagante e l'instabilità per le continue lotte di potere, ai continui colpi di stato, spesso legati alla coincidente guerra fredda.

"Questo libro non parla dell'Africa, ma di alcune persone che vi abitano e che vi ho incontrato, del tempo che abbiamo trascorso insieme. L'Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere." Kapuściński

Incontro: Lettere contro la guerra

Cari amici,

l'8 di Novembre ci siamo ritrovati per il consueto appuntamento per confrontarci sul libro "Lettere contro la guerra" di Tiziano Terzani.

Il libro ha riscosso un notevole successo tanto da meritare un bel 4 su 5 come voto.

Il successo si attribuisce non solo per i contenuti facilmente condivisibili (anche se con le dovute distinzioni di cui riferirò) ma anche per la prosa decisamente ricercata che è stata particolarmente apprezzata dal gruppo.

La ricetta di Terzani contro la guerra è la conoscenza, una conoscenza profonda del "nemico" che viene privato della sua umanità e rappresentato nella pienezza delle sue differenze senza approfondire l'umanità che si nasconde dietro il suo rancore e i suoi atteggiamenti aggressivi.

La discussione si è particolarmente accesa sulle differenze che le culture islamiche hanno nel rapporto con le donne (ed ovviamente questo era uno dei punti chiave con cui l'America e le lettere di Oriana Fallaci razionalizzano la necessità del conflitto) e su come Terzani si mostri talmente pieno di comprensione verso questi paesi di fatto invasi dall'occidente che sembra quasi giustificare o addirittura apprezzare la Sharia stessa.

Alla fine ci siamo trovati tutti d'accordo quando è emerso chiaramente che nessuna guerra è fatta per migliorare i diritti dei cittadini/e di un paese, dietro ogni guerra si nascondono interessi economici privati.

Altro filone interessante sono state alcune riflessioni sugli avvenimenti del 11 Settembre, anche se non riferiti assolutamente nel libro, a tutt'oggi molti sono i dubbi su quello che è realmente accaduto in quella data, soprattutto in termini di responsabilità, alcuni di noi sono convinti che questa tragedia non è solo responsabilità di qualche terrorista arabo.