Prossimo incontro

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Prossimo Club del Libro: venerdì 6 marzo 2015, h.19:30, Canale Mussolini (Antonio Pennacchi), pizzeria Pinsa's, Spaarndammerstraat 772

domenica 9 maggio 2010

Prossimo Club del Libro - 2 luglio 2010 - La casa del sonno (Jonathan Coe)

Carissima - o,

Inizio questo messaggio con un particolare ringarziamento a Flavio, che ha trovato un luogo d´incontro perfetto per le nostre riunioni. 
Una sala tutta per noi (indisturbati come non mai), dell´ottimo cibo e la nostra conversazione. 

Abbiamo parlato de "Il Dio delle piccole cose" scritto da Arundhati Roy. Il giudizio collettivo espresso su questo romanzo si sintetizza in un 3,6 su 5.

Prosa, poesia e flussi di coscienza profondamente intimi. Musica, colori, sapori, odori, gli elementi della natura, meglio delle parole potrebbero essere utilizzati per descrivere questo romanzo fatto di emozioni. Sin dalle sue prime pagine, la suprema ed intima narrativa respinge e mortifica il lettore o al contrario, lo coinvolge e lo strega fin all'ultimo. Un libro sublime ed audace di infinita tristezza. A. Roy cattura, argomenti, avvenimenti, pensieri. Racchiude, in parole, emozioni intime che sono incatturabili perché ogni volta si dissolvono nello stesso istante nel quale intensamente accadono. La voce narrante è quella di un bambino. Il flusso temporale non è lineare. L'ossatura della trama viene svelata immediatamente al lettore: i dettagli vengono aggiunti poi, poco alla volta. Le emozioni sono la trama del romanzo ed i fatti sono associati in loro relazione. Pensieri e fatti, talvolta appena accennati, si colmano perciò di significato. La semplicità, l´incongruenza, la complessità ed i limiti sono quelli delle emozioni, come sono nella mente del bambino che esiste in ognuno di noi ed in ognuno dei personaggi. Attraverso questa simbiosi, Roy proietta sul lettore i drammi del romanzo che nel lettore prendono vita -e a volte, quasi gli si accollano-. Una storia intensa e disperata che richiede energia, coraggio e costanza. Bisogna esserne proprio in vena.

Per la prossima volta: 
leggeremo "La casa del sonno", romanzo scritto da Jonathan Coe
Piú sotto trovi un´introduzione al romanzo.

Venerdì 2 luglio alle 19:30, c´incontreremo per parlarne presso: Ristorante l´Ozio - Ferdinand Bolstraat 26 - 1072 LK AmsterdamIn prossimità del 2 luglio manderò un messaggio per ricordarti del nostro incontro.

Gli altri libri proposti nel corso della serata di venerdì sono stati
Diario - Anna Frank
La ciociara - Alberto Moravia

La pelle - Curzio Malaparte
Casa d'altri - Silvio D'Arzo
1984 - George Orwell
Don Casmurro - Joaquim Machado de Assis
América - Tom Coraghessan (T. C.) Boyle


Ad Amsterdam, puoi acquistare libri in italiano presso la Libreria italiana Bonardi. Comunica di far parte del Club ed otterrai uno sconto del 10% sul prezzo di vendita del nostro prossimo libro. (Libreria Bonardi - Entrepotdok 26, 1018 AD Amsterdam - T: 020-623 9844, W: www.bonardi.nl, E:lb@bonardi.nl).

Il Club esiste anche su Facebook [cerca: Club del libro (Amsterdam)]. 
Là potrai: (ri)conoscere ed interagire con altri, vedere il calendario dei nosri incontri, i libri che abbiamo letto nel passato e molto altro.

SCHEDA LIBRO:     La casa del sonno - Jonathan Coe - Feltrinelli (p. 312)
La casa del sonno é un edificio abbarbicato in cima ad uno scoglio a picco sull'oceano. "Enorme, grigia e imponente, Ashdown sorgeva su un promontorio, a una ventina di metri dalla viva parete della scogliera, ed era lì da più di un secolo. Per tutto il giorno i gabbiani ruotavano intorno alle sue guglie e torricelle con strida rauche e luttuose." Sede di una clinica di ricerche sui disturbi del sonno, nei primi anni Ottanta era un alloggio per studenti universitari. Caleidoscopio di invenzioni narrative e girandola di personaggi, ora commoventi ora comici, in un dormiveglia che non conosce riposo. Un autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si dissolvono visioni, dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo minuto di vita, nel sonno. Mentre si interroga sul valore e il significato del sonno, l'eterogenea comunità di studenti, diventata adulta, inciampa nel malessere, nella follia e nelle comiche incongruenze della vita. Attraverso l'evoluzione delle vite dei protagonisti, intrecciate con quelle di altri, Coe traccia un affresco degli anni Ottanta e di quello che hanno portato con sé nei gusti, nelle scelte e nella cultura (particolarmente in quella inglese). Il romanzo é scritto in modo tale da indurre ogni lettore a cogliere aspetti differenti della storia, ed ognuno i propri, dei personaggi. Varie chiavi di lettura, dunque, per un'opera che conosce vari livelli di narrazione.

Autore della cosiddetta "generazione Blair", J. Coe s´inserisce in un nuovo filone letterario "vincente" di stampo anglosassone, legato ai problemi delle ultime generazioni, alle aspettative per il futuro, alla fuga dalla realtà, anche, perché no, attraverso il sogno.

Ci vediamo il 2 luglio al Club del Libro! Ci vediamo il 4 giugno per una nuova Serata Babele. Maggiori informazioni sulla Serata Babele seguiranno in un messaggio separato, successivo a questo. 

Troverai tutte le informazioni sulla Serata Babele e sul Club del Libro anche su Facebook.

Ciao, Alberto

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